PIEMONTE
Il “riscatto” di Tudor: un allenatore con gli stessi sogni di Motta, ma più juventino!
di Antonio Chiera | Torino Con l’arrivo di Igor Tudor, la Juventus si affida a un tecnico con la stessa esperienza di Thiago Motta, ma con un legame speciale con i colori bianconeri. Riuscirà Tudor a dare alla squadra la spinta decisiva?

Igor Tudor: la Juventus cerca la svolta con un allenatore che sa cosa significa vincere!
Igor Tudor è arrivato alla Juventus per risollevare la squadra e portarla a competere ai massimi livelli. Con un’esperienza simile a quella di Thiago Motta, ma con una forte connessione con la “Juventinità”, il tecnico croato avrà il compito di dimostrare di essere la chiave per il ritorno alla vittoria. In un clima di rinnovato ottimismo, la squadra sembra pronta a reagire, ma la vera prova arriverà sabato contro il Genoa.
Un arrivo che trasmette energia
L’ingresso di Igor Tudor sulla panchina bianconera ha fatto subito effetto. Oltre a placare gli animi agitati di tifosi e addetti ai lavori, ha portato un’aria di serenità e speranza. I giocatori sembrano aver trovato un nuovo spirito di gruppo e una ritrovata appartenenza, segno che il tecnico croato è riuscito a cambiare la mentalità della squadra. L’atmosfera alla Continassa è cambiata: ora i giocatori si parlano di più, si allenano con maggiore determinazione, e, come si dice, “anche nei giorni di pioggia, sembra che il sole splenda”.
La continuità con Thiago Motta
Tudor non è arrivato con una carriera estremamente più lunga rispetto a Thiago Motta, ma c’è una differenza fondamentale: la sua “juventinità”. Mentre Motta, pur con buona esperienza in Serie A, non è mai riuscito ad adattarsi completamente al mondo bianconero, Tudor porta con sé un legame speciale con la Juve, che ha sempre sentito come casa sua. La sua passione per il club potrebbe fare la differenza.
I segnali dal campo
Già dai primi allenamenti, l’effetto Tudor è visibile. Giocatori come Gatti, Vlahovic e Nico hanno mostrato un impegno rinnovato, rinunciando persino al giorno di riposo per rispondere agli allenamenti sotto la guida del nuovo mister. Vlahovic, in particolare, sembra aver ritrovato la voglia di giocare e il sorriso che lo aveva un po’ abbandonato negli ultimi mesi. Tudor ha dato un segnale forte: chi è pronto a lottare e dare tutto per la squadra avrà il suo spazio.
Il vero test: sabato contro il Genoa alle 18
Nonostante il clima positivo, la vera sfida arriverà sabato, quando la Juventus affronterà il Genoa. I tifosi si aspettano non solo una vittoria, ma anche una prova convincente che metta definitivamente alle spalle il periodo buio. Tudor, con il suo approccio diretto e la sua esperienza, dovrà dimostrare di poter fare la differenza. La Juve ha bisogno di un allenatore che sappia gestire la pressione e che abbia la personalità giusta per risollevare la squadra.
Motta e la sua eredità
Thiago Motta ha lasciato la Juventus in un modo che ha fatto discutere: senza rumori, senza dichiarazioni, ma con la consapevolezza di non aver saputo gestire al meglio una squadra piena di talento. Nonostante la buona esperienza al Bologna, dove ha saputo imporre un bel gioco, la sua carriera alla Juventus non è mai decollata. Tudor, invece, ha la possibilità di riscattarsi, anche se dovrà fare i conti con la pressione di allenare un club che ha sempre aspirato a vincere.
Fine dei giochi
Con Igor Tudor alla guida, la Juventus si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. Il tecnico croato avrà il compito di far dimenticare la gestione precedente e riportare la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo. La sua juventinità potrebbe fare la differenza, ma solo il tempo dirà se riuscirà a diventare l’allenatore che tutti i tifosi sognano. Una cosa è certa: il motto “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” frase di Giampiero Boniperti, ex presidente della Juventus, diventata il motto della squadra, non è mai stato così azzeccato.
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