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Curiosità

Gli uomini riescono ad orientarsi meglio delle donne. Lo dice uno studio

Il motivo per cui gli uomini possono essere più inclini a leggere una mappa potrebbe risiedere nel modo in cui sono stati cresciuti, oltre all’orgoglio maschile. Alcuni studi hanno effettivamente rilevato leggere performance leggermente migliori nell’orientamento spaziale negli uomini, spesso associati alla necessità degli antenati maschi di cacciare e navigare per ritornare a casa. Questa pressione selettiva potrebbe aver favorito lo sviluppo di migliori capacità di navigazione spaziale negli uomini nel corso dell’evoluzione.

Tuttavia, il neuroscienziato cognitivo Justin Rhodes ha suggerito che se questa abilità avesse origini evolutive, dovrebbe essere trasmessa attraverso la linea maschile, passando dai padri anche alle figlie femmine, a meno che non sia legata al cromosoma Y. Altrimenti, l’abilità potrebbe essere acquisita attraverso fattori culturali e ambientali, simili ad altre abilità.

Rhodes ha condotto uno studio su 21 diverse specie, inclusi gli umani, per testare l’ipotesi che l’abilità nell’orientamento spaziale sia legata alla selezione naturale. Ha scoperto che, indipendentemente dal sesso dell’animale che si sposta di più da casa, i maschi tendono ad essere leggermente più abili nell’orientamento spaziale. Questo suggerisce che i fattori culturali potrebbero giocare un ruolo significativo nello sviluppo di queste abilità.

Infatti, uno studio che ha confrontato le capacità di navigazione spaziale tra uomini e donne di una popolazione indigena cresciuti allo stesso modo, ha trovato che non c’erano differenze nelle loro abilità di orientamento. Ciò suggerisce che l’abilità di muoversi nello spazio può essere sviluppata e migliorata con la pratica, insegnata insieme alla parità di genere e agli stessi incoraggiamenti nell’esplorazione.

Curiosità

SAI PERCHE’…il nostro cervello desidera cibi dolci e grassi?

Resistere alla tentazione dei cibi grassi e zuccherati è più facile a dirsi che a farsi, e il nostro cervello ne è in gran parte responsabile. Consumare cibi ricchi di zuccheri o grassi provoca un aumento dei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore prodotto in diverse regioni del cervello che svolge un ruolo fondamentale in molteplici funzioni. Nel caso del cibo, questi effetti sono legati ai meccanismi cerebrali di motivazione e ricompensa: stimoli come il sesso, l’ascolto di buona musica o il consumo di cibi particolarmente saporiti generano piacere grazie all’aumento della dopamina.

Al contrario, un basso livello di questo neurotrasmettitore può tradursi in depressione, mancanza di attenzione e altri stati d’animo negativi. Sapori come il salato, il dolce e il grasso sono in grado di sedurre il nostro palato letteralmente, poiché stimolano la produzione di dopamina.

Tuttavia, la dopamina non si accumula nel nostro organismo, e nel tempo si può sviluppare una sorta di “dipendenza” da alimenti che inducono un senso di benessere. Il rilascio di dopamina diminuisce anche se si consumano quantità sempre maggiori di quei cibi specifici, il che può portare a un desiderio crescente di consumarli.

In sintesi, i cibi grassi e zuccherati non solo sono appetibili per il loro gusto, ma agiscono direttamente sul nostro cervello attraverso il sistema di ricompensa, contribuendo a spiegare perché possiamo trovare difficile resistere a queste tentazioni alimentari.

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Curiosità

SAI CHE…la pasta alla carbonara “originale” era fatta con panna e bacon?

Il 6 aprile, dal 2017, è celebrato il Carbonara Day, una giornata istituita dall’Unione Italiana Food e dall’International Pasta Organisation (IPO) per onorare uno dei piatti più iconici e dibattuti al mondo: la pasta alla carbonara. Se siete puristi, forse questo articolo vi svelerà alcuni dettagli sorprendenti sulla sua origine e evoluzione.

Le Origini Incerte del Nome

Il nome “carbonara” ha origini incerte: una delle teorie più diffuse suggerisce che derivi dai carbonai dell’Ottocento, operai che lavoravano sugli Appennini e consumavano pasti semplici a base di cacio, uova, guanciale e grasso durante le loro pause. Un’altra ipotesi attribuisce il nome a un oste romano degli anni ’40, che potrebbe averlo battezzato in onore del suo precedente mestiere di “carbonaro” o per un’ispirazione avuta a Carbonia, in Sardegna, prima di trasferirsi a Roma. Altri ancora collegano il nome al pepe nero, che richiama il colore del carbone.

La Nascita della Carbonara: Renato Gualandi e il “Svuotafrigo”

Un punto di svolta nella storia della carbonara è stato il 1944, quando il chef Renato Gualandi, a Riccione per un incontro tra armate americane e inglesi, improvvisò un piatto usando bacon, crema di latte, formaggio e polvere di rosso d’uovo. Aggiungendo pepe nero, creò una combinazione di sapori che conquistò generali e ufficiali. Secondo l’indagine dello chef Igles Corelli, la carbonara è nata a Roma durante un simile incontro militare, usando ingredienti come latte in polvere, uovo liofilizzato, bacon e burro fuso.

Il Carbonara Gate e la Controversia sulla Ricetta

Nel 2016, un video tutorial francese scatenò il “Carbonara Gate” per la sua interpretazione erronea del piatto italiano. Il cuoco francofono aggiunse ingredienti come cipolla, panna, parmigiano, prezzemolo e persino un tuorlo crudo, suscitando la reazione indignata degli italiani, difensori della tradizionale carbonara senza compromessi.

L’Evoluzione della Ricetta

La versione moderna della carbonara, quasi identica a quella che oggi conosciamo, è stata definita negli anni ’60 da Luigi Carnacina, includendo guanciale, uovo, pecorino e pepe nero. Solo negli anni ’90 del secolo scorso sono stati eliminati ingredienti estranei come aglio, cipolla, prezzemolo, peperoncino e panna, stabilendo finalmente una ricetta “corretta” e rispettata a livello internazionale.

La pasta alla carbonara, con le sue origini avvolte in mistero e le sue varianti, continua a essere un simbolo della cucina italiana, suscitando discussioni accese ma anche unanime amore per il suo gusto unico e appagante.

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Curiosità

SAI CHE…Ci sono 7 elettrodomestici che non possono mancare in casa tua?

Quando ci si trasferisce in una nuova casa, specialmente se è la prima, l’attenzione è spesso concentrata sull’arredamento e lo stile degli interni. Tuttavia, non bisogna trascurare l’importanza degli elettrodomestici essenziali che rendono la vita quotidiana più semplice e confortevole.

Gli elettrodomestici non sono solo utili, ma possono diventare veri e propri alleati nella gestione della casa. Ecco sette grandi elettrodomestici indispensabili in ogni nuova abitazione:

  1. L’asciugatrice: Sebbene in passato non fosse considerata essenziale quanto la lavatrice, l’asciugatrice offre comodità ed efficienza notevoli, soprattutto in ambienti dove non è possibile stendere i panni all’aperto o in climi umidi.
  2. La lavatrice: Fondamentale per la routine quotidiana di ogni famiglia, scegliere la lavatrice giusta dipende dal carico di lavoro previsto e dalla dimensione del nucleo familiare.
  3. Il frigorifero: Cuore della cucina, conserva gli alimenti freschi e le bevande. È importante considerare non solo le dimensioni della famiglia, ma anche le abitudini alimentari.
  4. Il climatizzatore: Garantisce il comfort abitativo durante tutte le stagioni, diventando indispensabile soprattutto in zone con climi estremi.
  5. Il forno: Pilastro della cucina, sia che si tratti di un modello tradizionale o avanzato, è importante scegliere un forno che si adatti alle esigenze culinarie e sia efficiente dal punto di vista energetico.
  6. Il televisore: Non strettamente necessario, ma rimane un elemento centrale in molti soggiorni, offrendo varie tecnologie e funzionalità per l’intrattenimento domestico.
  7. La lavastoviglie: Un grande alleato in cucina, risparmia tempo e fatica nel lavaggio dei piatti, garantendo anche un maggiore igiene ed efficienza energetica.
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