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Cronaca

Youtuber insegue il ladro armato e lo fa arrestare

Quando ha udito le grida di “Al ladro, al ladro”, Luca Mastrangelo, lo Youtuber forlivese noto in tutta Italia, non ha esitato un istante. Con determinazione e sangue freddo, si è messo all’inseguimento del malvivente con il suo monopattino, facilitando così l’intervento delle forze dell’ordine che hanno poi arrestato il criminale. L’episodio, con un lieto fine, è avvenuto mercoledì pomeriggio a Milano, dove Mastrangelo vive per motivi di lavoro.

“Stavo raggiungendo il mio ufficio in monopattino quando, in via Plinio, ho udito due donne urlare e rincorrere uno straniero”, ha raccontato Mastrangelo: “Le loro grida di allarme mi hanno immediatamente attirato l’attenzione. La situazione era surreale, con un cliente di un bar che ha tentato invano di fermare il ladro lanciando addirittura una sedia”. Senza esitazione, Mastrangelo ha iniziato a inseguire il delinquente con il suo monopattino, riuscendo a raggiungerlo dopo circa 300 metri e a farlo cadere a terra con una spinta.

Nonostante la resistenza del ladro, che aveva con sé anche una bottiglia presumibilmente come arma, Mastrangelo è riuscito a immobilizzarlo fino all’arrivo della polizia, intervenuta grazie alla segnalazione di persone presenti sulla scena. Il bottino rubato è stato recuperato e durante l’identificazione è stato trovato anche un coltello nelle tasche del ladro.

Il furto è stato ricostruito: la vittima, a bordo di un autobus, è stata derubata del suo telefono mentre scendeva alla fermata, con il ladro che è fuggito via appena si sono aperte le porte. Mastrangelo, con il suo gesto coraggioso e altruistico, ha dato un grande esempio di senso civico. “In situazioni simili mi sono trovato tre volte e ho sempre dato il mio contributo”, ha sottolineato Mastrangelo. “Nel momento dell’azione si prova molta adrenalina, ma c’è anche paura, perché non si sa mai cosa potrebbe accadere”.

Cronaca

Genova | Bimba morta durante il parto: condannati medico e ostetrica

Un medico ginecologo e un’ostetrica dell’ospedale San Martino di Genova sono stati condannati ad un anno e sei mesi ciascuno per la morte, avvenuta durante il parto, di una neonata.

I fatti risalgono a tre anni fa. I due sanitari erano stati accusati di omicidio colposo perché, secondo la consulenza del medico legale, avrebbero aspettato “troppo” prima di procedere con il taglio cesareo. Una decisione tardiva, quindi, che avrebbe condotto la neonata alla morte.

La madre della bimba aveva portato avanti la gravidanza senza problemi. Il 26 aprile erano arrivate le prime contrazioni ed era stato disposto il cesareo dopo oltre 24 ore quando i medici si erano accorti che la bimba aveva il battito cardiaco irregolare.

Durante l’operazione, nonostante i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale medico, la piccola era deceduta. I familiari, fin da subito, avevano sottolineato come nessuno dei medici “avesse parlato di una situazione di pericolo o evidenziato il carattere di urgenza dell’intervento”.

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Cronaca

Torino | Rapinato di un furgone carico di attrezziper un valore di 50mila€: bottino recuperato

I Carabinieri della Tenenza di Settimo Torinese hanno denunciato tre banditi, due diciannovenni e un minorenne, responsabili della rapina ai danni di un negoziante di San Carlo Canavese avvenuta nel maggio 2024. Durante l’assalto, il negoziante era stato scaraventato a terra e i malviventi gli avevano sottratto le chiavi del furgone, contenente 180 attrezzi professionali e materiale edile per un valore di circa 50.000 euro.

I militari hanno identificato i due banditi maggiorenni grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza del centro commerciale ToVillage di Settimo Torinese, dove i due avevano precedentemente rubato due biciclette a turisti svizzeri. Sebbene le biciclette non siano state recuperate, i Carabinieri hanno trovato la refurtiva della rapina e l’hanno restituita, insieme al furgone, al legittimo proprietario. I banditi sono stati raggiunti e arrestati nella loro abitazione in corso Grosseto a Torino.

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Cronaca

Grosseto | Neonato morto su una nave da crociera: la madre indagata per omicidio

I Carabinieri, dopo aver raggiunto in mare aperto la nave Silver Whisper con una motovedetta, hanno perquisito la cabina e altri locali della nave, effettuando anche rilievi fotografici. Sono state acquisite le prime testimonianze e le indagini ora proseguono a terra.

Una donna, in uno stato confusionale, è stata trasportata al pronto soccorso di Grosseto.

La Procura di Grosseto ha disposto il fermo della donna, attualmente ricoverata in ospedale. La salma del bambino è stata trasferita all’obitorio del “Misericordia” e potrebbe essere sottoposta ad autopsia. Dopo i controlli a bordo, la nave ha ripreso la navigazione.

La Procura di Grosseto ha fermato una donna di origine filippina accusata di aver ucciso il bambino da lei partorito su una nave da crociera. La donna, appartenente all’equipaggio, avrebbe occultato la gravidanza. I colleghi hanno allertato le autorità domenica sera mentre la nave, sotto bandiera delle Bahamas, si trovava al largo dell’Argentario. I Carabinieri sono intervenuti a bordo. Il corpo del neonato è stato trovato nella cabina che la madre condivideva con altri membri del personale.

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