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Cronaca

Sicilia | Scattano le sanzioni per i parlamentari assenteisti


Ieri è entrato in vigore il provvedimento adottato dal Consiglio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana: i deputati che saranno assenti durante le votazioni parlamentari saranno soggetti a una sanzione pecuniaria di 180 euro e potranno richiedere solo un congedo al mese anziché due.

Anche le assenze durante le sedute delle commissioni saranno soggette a sanzioni simili.

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sottolineato l’importanza di far entrare in vigore tale provvedimento proprio nella giornata del Primo Maggio, come segno di rispetto verso i lavoratori siciliani che spesso operano in condizioni difficili. Ha inoltre enfatizzato il ruolo delicato e prestigioso dei legislatori, sottolineando che la presenza in aula per l’approvazione di leggi efficaci è ciò che i cittadini si aspettano dai propri rappresentanti e che rappresenta il minimo che essi possono fare.

Galvagno ha ricordato che la decisione di introdurre le sanzioni per le assenze è stata approvata all’unanimità dal Consiglio di Presidenza, dimostrando la volontà comune di adottare misure di rigore che coinvolgano tutte le forze politiche presenti nell’Ars. Ha concluso esprimendo la sua fiducia che questo provvedimento sia un segnale significativo che si traduce in un’azione concreta in un giorno di particolare importanza simbolica.

Cronaca

Lodi | Accusata di estorsione su utenti delle sue videochat erotiche

Lori, una sex worker di 25 anni originaria di Casalpusterlengo e camgirl di OnlyFans, è attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione. Secondo la procura di Lodi e la guardia di finanza, la giovane avrebbe ricattato e minacciato alcuni utenti delle sue videochat erotiche, ottenendo così un profitto che poteva raggiungere i 700 euro a settimana. L’attività illecita è stata interrotta a febbraio e le estorsioni avrebbero coinvolto uomini di età compresa tra i 40 e i 68 anni, residenti in tutta Italia, con una somma totale di circa 130.000 euro.

Anche la suocera della ragazza, una donna di 47 anni, è coinvolta nell’inchiesta poiché titolare di alcuni dei conti correnti su cui venivano versati i bonifici. In passato, anche lei aveva svolto la stessa attività per un breve periodo nel 2020.

Assistita dall’avvocata Federica Liparoti, Lori ha spiegato agli inquirenti le ragioni che l’hanno portata a intraprendere questa professione: “Sono rimasta incinta a quasi 17 anni, ho dovuto interrompere gli studi e i miei genitori non mi hanno sostenuta. Così ho cominciato a lavorare sui siti per essere indipendente”. Ha descritto come guadagnava circa 600-700 euro a settimana a seconda delle performance svolte sui siti di videochat, dove gli utenti inviavano token da 5 centesimi ciascuno. Lori ha precisato che aveva dei prezzi fissi per le diverse performance, calcolati in base ai minuti.

La giovane ha inoltre raccontato che le richieste degli utenti erano molto varie, citando un esempio di un cliente che le aveva chiesto di girare un video mostrando il seno su una spiaggia pubblica con il suo nome scritto sopra.

La chiusura delle indagini preliminari su questo caso è prevista nelle prossime settimane, e sarà determinante per stabilire la veridicità delle accuse mosse contro Lori e la sua suocera.

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Calabria

Reggio Calabria | Processo “Epicentro”: tre sono le indagini parallele “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo Corso” 

Sono le tre indagini parallele – “Malefix”, “Metameria” e “Nuovo Corso” – a costituire il gravissimo quadro accusatorio del processo “Epicentro”. Il Gup ha inflitto ben 55 condanne, con pene che hanno raggiunto i 23 anni di reclusione. La Procura generale, nella requisitoria, ha sostanzialmente chiesto la conferma in blocco della sentenza di primo grado, con solo cinque rimodulazioni marginali.

Il procuratore aggiunto Walter Ignazitto, i sostituti antimafia Giovanni Calamita e Francesco Tedesco, e il procuratore generale Gerardo Dominijanni hanno sviluppato con straordinaria accuratezza i temi d’accusa nella memoria depositata in Corte d’Appello.

Il primo troncone delle indagini riguarda le tensioni all’interno delle ’ndrine di Archi (operazione “Malefix”). Già nell’aprile 2018, erano stati intercettati dialoghi tra noti esponenti della ‘ndrangheta reggina che evidenziavano le preoccupanti frizioni insorte. La tensione era così alta da minacciare gli equilibri mafiosi a Reggio Calabria. Edoardo Mangiola, conversando con il capo della cosca Libri, dichiarava la sua intenzione di tenersi lontano da queste dispute interne, consapevole del rischio di gravi conseguenze giudiziarie. Gli interlocutori comprendevano bene che il vero motivo del conflitto all’interno del gruppo di Archi era legato alle ambizioni del Molinetti di ottenere la reggenza del locale di Gallico.

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Calabria

Reggio Calabria | Lavoratori irregolari e carenze igienico-sanitarie, chiuso panificio

Durante i controlli effettuati in un panificio nella zona sud di Reggio Calabria, il titolare è stato denunciato per diverse violazioni alla normativa sul lavoro. Sono stati trovati due lavoratori non regolarmente assunti, i quali non erano stati sottoposti alla visita medica per l’idoneità alla specifica mansione e non avevano frequentato il corso di formazione obbligatorio in materia di sicurezza sul lavoro.

Inoltre, sono stati sequestrati 100 kg di prodotti da forno privi di qualsiasi informazione riguardante la tracciabilità. Sono state riscontrate gravi carenze igienico-strutturali e sanitarie che hanno comportato la chiusura d’autorità del locale.

Complessivamente, sono state comminate sanzioni penali per un totale di circa 13 mila euro e sanzioni amministrative per circa 12 mila euro, con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale. Trattandosi di un provvedimento in fase di indagini preliminari, restano possibili ulteriori valutazioni in sede processuale.

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