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Calabria

Lamezia Terme| Comunità scossa per la morte della giovane 28enne, accertamenti in corso

Una giovane donna di 28 anni, M.C., ha perso la vita ieri sera a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, in circostanze ancora avvolte nel mistero. Il tragico evento si è verificato mentre la ragazza si trovava al lavoro presso un centro estetico situato in via dei glicini.

Secondo le prime informazioni emerse, M.C. sarebbe stata colpita da un improvviso malore durante l’orario lavorativo. Nonostante l’intervento tempestivo dell’ambulanza, purtroppo ogni tentativo di salvarle la vita è stato vano.

Le cause del decesso, al momento, sono oggetto di accertamento da parte delle autorità competenti. Ciò che rende ancora più sconcertante questa tragedia è il fatto che la giovane donna, in apparente buona salute, si sia trovata improvvisamente vittima di un evento così drammatico mentre svolgeva le sue normali attività lavorative.

Questo ennesimo caso di una giovane vita spezzata prematuramente per “cause naturali” aggiunge un ulteriore strato di tristezza e mistero a una serie di eventi simili che hanno scosso l’Italia intera negli ultimi tempi. È preoccupante notare come sempre più spesso individui così giovani e in salute siano colpiti da tragedie apparentemente inspiegabili, come nel caso della 17enne di Ungano(BG) morta tragicamente, nel sonno, domenica.

È fondamentale che le autorità competenti conducano un’indagine completa e approfondita per scoprire le cause esatte di questo tragico decesso e, se del caso, adottare misure preventive per evitare che simili eventi possano ripetersi in futuro. La comunità di Lamezia Terme si stringe attorno alla famiglia e agli amici di M.C. in questo momento di profondo dolore e incredulità.

Calabria

Catanzaro | Danno erariale di 1.5 milioni€ : citati due dirigenti e tre professionisti

La Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria ha emesso un atto di citazione in giudizio nei confronti di due dirigenti pubblici e tre professionisti. Sono ritenuti responsabili di un danno erariale stimato in circa 1,5 milioni di euro per il loro coinvolgimento nell’esecuzione di un appalto per la realizzazione di impianti solari termici presso 24 presidi ospedalieri nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno rivelato che gli impianti, costruiti nel 2012, non sono mai entrati in funzione, versando in stato di abbandono e incuria. Si è riscontrato un mancato corretto dimensionamento degli impianti e la mancanza di coordinamento con gli impianti idraulici preesistenti. In molti casi i lavori sono stati realizzati senza le necessarie autorizzazioni comunali o in violazione dei vincoli paesaggistici-ambientali.

I convenuti in giudizio sono stati contestati per condotte gravemente colpose sia nella fase progettuale sia nei successivi controlli tecnici. La realizzazione degli impianti è stata coordinata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, in collaborazione con un consorzio appositamente costituito.

Il danno erariale contestato corrisponde al contributo erogato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio per la realizzazione degli impianti.

Gli atti di citazione in giudizio sono stati emessi dopo la notifica agli interessati degli inviti a presentare deduzioni difensive. Questa azione della Procura contabile, supportata dalla Guardia di Finanza, rientra nell’ambito di un’attività più ampia di controllo sugli appalti pubblici, mirata a garantire la qualità dei servizi pubblici offerti alla comunità.

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Calabria

Cessaniti (VV) | Minacciata con una motosega, si salva grazie all’intervento dei Carabinieri

I Carabinieri delle Stazioni di Filandari e Cessaniti hanno impedito una potenziale tragedia, grazie alla pronta chiamata alla centrale operativa del 112 di una donna che, in uno stato di panico, ha segnalato il tentativo del suo convivente di ucciderla con una motosega all’interno di un’abitazione a Cessaniti.

La chiamata di soccorso, ricevuta in tarda serata, ha immediatamente attivato l’intervento delle pattuglie dei Carabinieri. Arrivati sul posto rapidamente, i militari hanno superato una recinzione alta 3 metri dopo aver visto la donna in grave pericolo sul balcone di casa. Il suo convivente, in un atto di estrema violenza, la minacciava con una motosega puntata sul petto e cercava di metterla in moto.

L’intervento dei Carabinieri è stato decisivo: con un’azione rapida, i militari hanno prima sfondato la porta dell’appartamento e poi quella della camera che dava accesso al balcone, riuscendo a fermare l’aggressore prima che potesse completare il suo gesto.

Un’azione che è durata meno di sessanta secondi, eseguita nel rispetto dei procedimenti d’azione, durante la quale i Carabinieri sono riusciti a immobilizzare l’uomo e mettere in sicurezza la donna. Pur essendo equipaggiati con giubbotti antiproiettile, spray al peperoncino e strumenti per il mantenimento dell’ordine pubblico, i Carabinieri sono riusciti a fermare l’aggressore senza l’uso di coercizione fisica, garantendo l’integrità fisica di tutti i presenti. Nessuno ha riportato lesioni.

Le indagini, coordinate dal Procuratore Camillo Falvo e dal sostituto co-titolare del procedimento, hanno portato all’accoglimento delle risultanze investigative e alla convalida della richiesta di arresto domiciliare con braccialetto elettronico per l’indagato, accusato di tentato omicidio aggravato e violenza e minacce a pubblico ufficiale.

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Calabria

San Lucido (CS) | 80enne precipita dal balcone della casa di riposo e muore

Un tragico incidente ha scosso la comunità di San Lucido e la Casa di riposo per anziani ex Onpi. Antonio Calzetta, un ottantenne originario di Sessa Aurunca e da molti anni residente nella struttura, è deceduto a causa di una caduta accidentale.

Le circostanze esatte dell’incidente non sono ancora del tutto chiare. Sembrerebbe che Calzetta si sia sporto eccessivamente dal balcone, precipitando nel cortile sottostante. Sul luogo sono intervenuti immediatamente i sanitari, che hanno potuto solo constatare il decesso dell’anziano. Poco dopo, sono giunti anche i carabinieri della Stazione di San Lucido, facenti capo alla Compagnia di Paola sotto il comando del capitano Marco Pedullà.

Dopo aver ricostruito l’accaduto attraverso le testimonianze del personale e delle persone presenti, e condotto una rapida indagine, è stato confermato che la caduta non è attribuibile ad alcun intervento di terzi. La salma dell’anziano è stata quindi restituita ai familiari per i funerali.

L’incidente, avvenuto ieri mattina, ha suscitato grande clamore sia nella cittadina di San Lucido che all’interno della stessa residenza per anziani.

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