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Cronaca

Milano | Psichiatra: Impagnatiello ‘scacchista in un lucido delirio’

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Lo psichiatra Raniero Rossetto ha descritto in aula il profondo impatto psicologico subito da Alessandro Impagnatiello dopo essere stato scoperto dalle due donne con cui intratteneva relazioni parallele. Questo evento ha causato in lui un vero e proprio psicotrauma e una ferita narcisistica estremamente significativa. Secondo Rossetto, Impagnatiello si sentiva come un giocatore di scacchi che doveva controllare ogni mossa sulla scacchiera della sua vita, utilizzando le bugie per farlo.

Il termine “delirio lucido” è stato utilizzato per descrivere lo stato mentale di Impagnatiello dopo lo smascheramento, indicando che, nonostante avesse comportamenti deliranti, poteva comunque mantenere una certa lucidità. Anche l’uso del veleno per avvelenare la vittima è stato considerato parte di un piano criminoso lucido.

Tuttavia, secondo il parere dello psichiatra, Impagnatiello non avrebbe pianificato di uccidere Giulia e il suo piano non avrebbe incluso una difesa post-omicidio. L’uso del veleno, mirato a sopprimere il feto, sarebbe stato motivato più da ragioni legate al suo stato mentale che da motivi economici.

La psicologa Silvana Branciforti, che ha condotto i test per la consulenza, ha indicato la presenza di un disturbo della personalità di tipo paranoide e di una parte ossessiva in Impagnatiello.

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