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Catanzaro | Aumenta la preoccupazione per il futuro dei 1000 lavoratori dell’Abramo Customer Care

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La crescente preoccupazione per il destino dei mille lavoratori calabresi di Abramo Customer Care, che perderanno il lavoro alla fine di giugno, si è manifestata ieri quando 400 di loro, impiegati a Settingiano, Crotone e Montalto Uffugo, si sono riuniti davanti alla sede Tim di Catanzaro. Hanno cercato di attirare l’attenzione sul loro caso con slogan, cartelli, fumogeni e cori, chiedendo un impegno concreto da parte delle istituzioni e di Tim per salvaguardare i loro posti di lavoro e il futuro delle loro famiglie.

La mobilitazione è stata organizzata da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni e segue le richieste pubbliche dei leader sindacali nazionali per la convocazione di un tavolo nazionale, promosso dal governo e dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, per trovare una soluzione urgente.

Oltre alla scadenza del 30 giugno, che segna la fine del contratto tra Tim e Abramo CC, c’è un’altra data importante: l’8 agosto, quando termina la gestione straordinaria dell’azienda. Senza una vendita prima di questa data, si rischia il fallimento e il licenziamento di tutti i dipendenti.

In piazza, insieme ai lavoratori e ai sindacati, c’erano anche i sindaci di Catanzaro e Crotone, Nicola Fiorita e Vincenzo Voce. Fiorita ha sottolineato l’importanza del lavoro per la regione e ha richiesto soluzioni strutturali, mentre Voce ha esortato Tim a mantenere i volumi di traffico per i lavoratori locali e ha chiesto un intervento più incisivo da parte del governo.

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