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Napoli | L’università Federico II inaugura il primo computer quantistico superconduttivo italiano

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Il primo computer quantistico superconduttivo italiano è stato inaugurato presso l’Università Federico II di Napoli. La presentazione del dispositivo è avvenuta questa mattina nel nuovo centro di computazione quantistica superconduttiva del Dipartimento di Fisica “E. Pancini” dell’ateneo.

Dotato di un processore a 24 bit quantistici (qbit), ospitato all’interno di un criostato che può raggiungere temperature poco superiori allo zero assoluto, questo computer rappresenta un importante traguardo nelle attività di ricerca e sviluppo condotte dal Icsc-Centro Nazionale di Ricerca in “High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing”, attraverso il suo Spoke 10 “Quantum Computing”.

Basato su una delle tecnologie più promettenti nel campo del calcolo quantistico, il nuovo computer utilizza alluminio e basse temperature per studiare le proprietà quantistiche dei qubit anche a livello macroscopico. Questi qubit sono le unità fondamentali di informazione utilizzate nella computazione quantistica. Inoltre, il calcolatore quantistico dell’Università di Napoli è supportato da sistemi sviluppati in collaborazione con aziende private ed è progettato per soddisfare le esigenze future della comunità scientifica e dell’industria.

L’obiettivo principale del dispositivo e del laboratorio è promuovere lo sviluppo di una filiera italiana nel campo del calcolo quantistico, garantendo che la domanda di hardware, software e competenze specializzate sia soddisfatta internamente.

Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso un approccio basato sulla collaborazione tra settore pubblico e privato, simile a quello che ha portato alla realizzazione della prima piattaforma quantistica di calcolo superconduttiva italiana e che caratterizza la strategia del Centro Nazionale Icsc.

All’evento di inaugurazione hanno partecipato il rettore della Federico II, Matteo Lorito, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’assessore alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania Valeria Fascione, il responsabile del Settore “Quantum Computing” della Commissione Europea Oscar Diez e il presidente della Fondazione ICSC Antonio Zoccoli.

Francesco Tafuri, docente presso l’Università Federico II di Napoli e responsabile del centro di computazione quantistica superconduttiva, ha descritto il processore come “un miracolo della creatività della natura e dell’ingegno umano”, sottolineando il suo potenziale per creare applicazioni che utilizzino i computer quantistici per risolvere problemi altrimenti irrisolvibili.

Paolo Cremonesi e Simone Montangero, leader e co-leader dello Spoke 10 di Icsc, hanno annunciato che il centro di Napoli lavorerà in collaborazione con le altre tre infrastrutture italiane dedicate allo sviluppo del calcolo quantistico, finanziate dal Centro Nazionale ICSC e ospitate nelle Università di Roma, Firenze e Padova, con focus su tecnologie basate su fotoni, atomi freddi e ioni intrappolati.

Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione ICSC, ha sottolineato l’importanza di prepararsi all’avvento del calcolo quantistico come nuovo paradigma per l’alta performance computazionale, riconoscendo l’Italia come un attore chiave in questo contesto grazie ai recenti progressi tecnologici.

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