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Cronaca

Rimini | 60enne denunciato per maltrattamento di animale con l’aggravante della sua morte

 ‣ adn24 rimini | 60enne denunciato per maltrattamento di animale con l'aggravante della sua morte

Dopo una segnalazione, le autorità hanno richiesto a un uomo di 60 anni di Riccione (Rimini) di portare il suo cane – anziano e in condizioni precarie – dal veterinario per ricevere cure adeguate. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici durante i due giorni di ricovero, l’animale non ha resistito ed è deceduto a causa delle sue gravi condizioni. Le accuse sostengono che il proprietario non ha affatto preso cura del cane, apparentemente aspettando che morisse per trascuratezza. L’uomo è stato denunciato per maltrattamento di animali, con l’aggravante della morte dell’animale.

L’associazione animalista Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) si unisce alla denuncia, impegnandosi a seguire da vicino il caso per garantire che venga data la giusta considerazione a questa tragica vicenda. Scrivendo dall’associazione, affermano che ancora una volta una vita è stata spezzata a causa dell’indifferenza di chi avrebbe dovuto proteggere il proprio animale. Secondo quanto stabilito dalla corte di Cassazione, trascurare le cure necessarie per un cane malato equivale a maltrattarlo e il proprietario ne è responsabile penalmente anche in caso di decesso.

Piera Rosati, presidente di Lndc, ha commentato che non ci sono scuse accettabili per un comportamento del genere. Prendere un animale non è un obbligo e chi non è in grado o non ha la volontà di prendersene cura dovrebbe astenersi dal farlo. Anche se ci sono difficoltà economiche, queste non giustificano la negligenza. Esistono diverse modalità di pagamento dilazionato presso i veterinari o è possibile chiedere aiuto ad associazioni o raccogliere fondi online.

Rosati ha sottolineato che quando si arriva al punto in cui un animale soffre a causa della mancanza di cure, dimostra una totale assenza di volontà da parte del proprietario. Questa forma di maltrattamento è estremamente crudele e si spera che il giudice riconosca l’importanza di punire severamente tali comportamenti.

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