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Cronaca

Le rivelazioni di Impagnatiello al processo: “Ho ucciso Giulia sgozzandola”

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In aula, Alessandro Impagnatiello ha rivelato di aver costruito un “castello di bugie” nel quale si è poi trovato annegato. L’uomo, confessando l’omicidio della compagna incinta al settimo mese, Giulia Tramontano, ha descritto come il delitto sia maturato durante una relazione parallela con una collega di lavoro.

“Ho costruito un castello di bugie in cui io stesso sono annegato”

Le bugie dell’imputato sono servite a sostenere entrambe le relazioni, incluso il negare di essere il padre del non ancora nato Thiago. “Ho finto il test del DNA” ha ammesso Impagnatiello, rivelando di aver fatto ciò per convincere l’altra donna a non interrompere la loro relazione. Ma le menzogne si estendono anche a serate e ferie. “Continuavo ad alimentare questa doppia realtà, questa finta realtà nella mia testa”, ha aggiunto l’imputato, confessandosi colpevole.

“Quando Giulia mi disse che aspettava un bambino ho vissuto una completa altalena di emozioni contrastati: da una parte la gioia di costruire una famiglia con Giulia, dall’altra delle motivazioni personali e di coppia che ostacolavano un po’ la nostra relazione”, ha chiosato Impagnatiello durante l’interrogatorio in aula.

L’omicidio è avvenuto nel pomeriggio del 27 maggio 2023, quando Impagnatiello attendeva a casa Giulia Tramontano, che aveva appena conosciuto l’altra donna dell’imputato. In preda a un turbinio di emozioni contrastanti, Impagnatiello ha descritto di aver agito in modo confuso, sentendo di perdere Giulia e di subire un trauma professionale e personale.

“In cucina vedo questo coltello con cui Giulia stava tagliando le verdure, mi posiziono alle spalle di Giulia (che dalla sala si sposta alla cucina, ndr) e l’ho colpita all’altezza del collo, il numero di fendenti non è mai stata un’informazione a mia disposizione ma solo attraverso la tv, solo in cella con un servizio televisivo ho saputo di averle sferrato 37 colpi”.

“Quando l’ho colpita – ha detto -, lei era frontalmente, era verso di me” racconta l’imputato. Un omicidio avvenuto prima delle ore 20 di un anno fa esatto. “Giulia non si è difesa, non c’è stato nessun tentativo di difesa, cademmo a terra”.

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