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Abruzzo

Pescara | Inizia il processo per l’agguato della strada in cui morì l’architetto Walter Albi

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Si è aperta in corte d’assise a Chieti un’udienza tecnica relativa al processo per l’omicidio dell’architetto Walter Albi, 66 anni, e il grave ferimento dell’ex calciatore Luca Cavallito, 50 anni, che è anche il principale testimone dell’accusa. Gli eventi risalgono al primo agosto 2022, quando i due furono vittime di un agguato all’interno del Bar del Parco. A processo, con la presunzione d’innocenza fino a una possibile condanna definitiva, sono stati portati il 54enne Cosimo Nobile, ritenuto l’esecutore materiale, e il 55enne calabrese Natale Ursino. Accanto a loro, accusati di favoreggiamento, figura anche il pescarese Maurizio Longo.

Durante l’udienza, come riportato dall’agenzia Ansa, le parti si sono concentrate su alcune questioni tecniche, in particolare su un capo d’imputazione suppletivo, oltre a quello di omicidio volontario premeditato e tentato omicidio, riguardante la ricettazione, connessa al furto e all’utilizzo successivo di due scooter e dell’arma impiegata nell’agguato.

“L’omissione da parte della procura – spiega l’avvocato Giancarlo De Marco, difensore di Maurizio Longo – è stata oggetto di discussione, e anche se non abbiamo presentato obiezioni formali, abbiamo richiesto, nel rispetto dei nostri diritti, i termini per preparare la difesa. In particolare, riguardo alla pistola, durante il dibattimento avremo molto da dire sul fatto che sia effettivamente l’arma del delitto o meno”.

Un’altra questione dibattuta riguarda l’ammissione di alcuni testimoni: la procura ha manifestato perplessità su un’indicazione generica relativa al testimone numero 19, proposto dall’avvocato Cesare Placanica, difensore di Ursino, identificato attraverso alcune intercettazioni ma non ancora rintracciato. Dall’altra parte, ci sono dubbi sulla convocazione, nella lista dei testimoni dell’accusa, di un consulente del Ris di Roma, già ascoltato in sede di incidente probatorio. “Si tratta di un Ris già sentito dalle parti”, afferma l’avvocato di Nobile, Luigi Peluso, “e quindi in conflitto con il dibattimento in corte d’assise. Sarà un processo lungo e il suo esito non è affatto scontato, poiché siamo fermamente convinti dell’innocenza di Nobile”.

Con 93 testimoni ammessi, il fulcro del processo ruota attorno al sopravvissuto all’agguato, Luca Cavallito. “Siamo consapevoli dell’importanza della testimonianza di Cavallito”, precisa l’avvocatessa Sara D’Incecco, legale di parte civile dell’ex calciatore, “e davanti alla Corte ribadiremo che la frase ‘questo è per te e per i tuoi amici infami’ è stata pronunciata da Mimmo Nobile”. La prossima udienza è fissata per il 30 maggio.

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