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Campania

Napoli | Pizzaiolo ucciso, teste incriminato durante l’udienza

 ‣ adn24 napoli | pizzaiolo ucciso, teste incriminato durante l'udienza

Ci sono state sorprese nel processo in corso a Napoli sull’omicidio dell’aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone: durante l’udienza, un testimone, proprietario di uno degli chalet vicini al luogo del tragico evento, è stato incriminato dalla Corte d’assise per falsa testimonianza a causa del suo comportamento evasivo durante il suo interrogatorio.

Durante l’udienza, il testimone ha fornito risposte vaghe, dichiarando di non ricordare particolari importanti e cercando di minimizzare gli eventi. Ha affermato di non ricordare di aver detto alcune cose, ha riconosciuto le persone coinvolte ma ha negato il loro coinvolgimento nella lite, e ha sostenuto di non sapere chi abbia partecipato al litigio riguardante le scarpe, definendo alcuni dei presenti solo clienti abituali.

Il testimone ha anche affermato di aver visto per la prima volta il presunto assassino di Maimone, Francesco Pio Valda, solo il giorno della lite, che sarebbe scoppiata a causa di una discussione su un paio di scarpe firmate.

L’udienza è stata interrotta e si sta cercando di nominare un avvocato d’ufficio che possa assistere il testimone.

Inoltre, secondo quanto riferito da un agente della Polizia scientifica durante l’udienza, il colpo che ha ucciso Francesco Pio Maimone è stato sparato da una distanza di 15 metri e non in aria, portando a nuove considerazioni sulle circostanze dell’omicidio.

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