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Lamezia Terme (RC) | Ricordo per giuseppe bertolami dopo 40 anni dalla sua scomparsa – VIDEO

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Il 12 ottobre è una giornata dedicata al ricordo di Giuseppe Bertolami, un’imprenditore originario della Sicilia, rapito a Lamezia Terme nel 1983, durante un tragico periodo segnato dai sequestri di persona nel Lametino e in Calabria. L’evento avvenne intorno alle 18 del 12 ottobre 1983, quando Bertolami fu rapito mentre usciva dalla sua azienda a bordo di una Fiat 132, dirigendosi sulla statale 18. Le trattative con i rapitori iniziarono quasi immediatamente ma si interruppero dopo poche settimane. Purtroppo, Giuseppe Bertolami non fece mai ritorno, e la sua sorte rimase sconosciuta. La famiglia fece numerosi appelli disperati che, purtroppo, non portarono a nessuna risposta. Nessuno ha mai rivelato la verità su quanto accaduto né ha restituito il corpo dell’imprenditore.

Il caso Bertolami non fu isolato ma si inserì in un periodo nero della cronaca del Lametino, con numerosi sequestri di persona a scopo estorsivo. Tra le vittime ci furono Mario Bilotti, Roberto Bertucci, i coniugi Gabriele D’Ippolito e Filomena Ciliberto, Nino Tripodi, Francesco Grandinetti, Filippo Caputi, oltre ad altre personalità provenienti da diverse parti d’Italia.

Come riferito dal cronista Ugo Caravia all’epoca, la stagione dei rapimenti nel Lametino ebbe due fasi: la prima iniziò nel 1970 con il sequestro dell’ingegnere Bilotti, mentre la seconda si svolse nella prima metà degli anni ’80. In questa fase, si verificò il rapimento di Giuseppe Bertolami, che non si concluse con il suo ritorno, e il caso rimase irrisolto. Altri rapimenti avvennero durante gli anni ’80, incluso il figlio di un industriale di Tivoli, che fu tenuto prigioniero per sei mesi.

Non fu solo Lamezia ad essere coinvolta, ma tutta la regione, in particolare l’Aspromonte, si trasformò in una sorta di custode dei rapiti, e la ‘Ndrangheta divenne uno dei principali attori di questi sequestri. In Calabria, tra il 1968 e l’83, ci furono 92 sequestri, di cui 191 attribuibili alle organizzazioni delle cosche, conosciute come l'”Anonima Calabrese”. Addirittura Paul Getty III, nipote del celebre magnate americano, fu coinvolto in un sequestro in Aspromonte.

Nella maggior parte dei casi, i sequestri si risolsero con il pagamento di un riscatto, talvolta entro poche ore. Tuttavia, Giuseppe Bertolami rimane l’unico caso nel Lametino che non ha fatto ritorno a casa.

Un caso simile si verificò molti anni dopo, coinvolgendo il fotografo Lollò Cartisano. Anche lui fu rapito, nel 1993, a Bovalino, nonostante il pagamento di un riscatto. Purtroppo, non fu mai liberato, e i suoi resti furono scoperti solo dieci anni dopo.

In occasione del quarantesimo anniversario della scomparsa di Giuseppe Bertolami, la Fondazione Trame, in collaborazione con i familiari e l’ALA, ha organizzato una giornata di commemorazione il 12 ottobre 2023. Questa giornata comprende una cerimonia di deposizione di fiori sul luogo del rapimento alle 11 e un incontro di riflessione sul lungo periodo dei sequestri a Lamezia Terme negli anni ’70, con la testimonianza del figlio di Giuseppe Bertolami, Carmelo, giornalisti che hanno seguito il caso e rappresentanti delle istituzioni e associazioni.

Il caso di Giuseppe Bertolami e altri episodi di ingiustizia e violenza contro persone innocenti rappresentano un peso per tutta la comunità, che non può e non deve accettare né dimenticare ciò che è accaduto. La memoria è fondamentale per l’affermazione della legalità e la lotta contro l’oppressione mafiosa, affinché le vittime non vengano dimenticate e per continuare a cercare giustizia e verità.

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