Catanzaro | Nave Alberto confiscata alla mafia per l’ istituto nautico – video

“Utilizzare un bene confiscato per la formazione degli studenti rappresenta un potente strumento educativo e trasmette ai giovani la consapevolezza che dalle azioni illegali, come quelle legate all’immigrazione clandestina gestita dalle associazioni criminali, può scaturire un recupero di diritti per l’intera comunità”. Così ha dichiarato Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno, intervenendo in modalità remota durante la cerimonia di inaugurazione.

Ferro ha commentato l’assegnazione all’Istituto Nautico Petrucci di Catanzaro di un’imbarcazione a vela con motore entrobordo chiamata “Alberto”, sequestrata ai trafficanti di esseri umani dai Carabinieri di Sellia Marina in seguito allo sbarco di migranti avvenuto il 2 ottobre 2019. Ha spiegato che questa procedura ha coinvolto la Presidenza del Consiglio e il Ministero degli Interni attraverso la Prefettura, fino all’assegnazione dell’imbarcazione dopo vari interventi di manutenzione.

Il sottosegretario Ferro ha sottolineato che questa iniziativa rappresenta un segnale di affermazione della legalità, con un forte impatto sociale sulla formazione dei giovani nel settore della nautica, che offre reali opportunità occupazionali e di crescita professionale per i futuri Allievi Capitani della Marina Mercantile.

Ferro ha anche elogiato la dirigente dell’Istituto, Elisabetta Zaccone, e il corpo docente per il loro impegno nell’innovazione, inclusa l’introduzione di un simulatore nautico ad alta tecnologia, sviluppato in Calabria da uno spin-off dell’Unical. Questo simulatore rappresenta uno strumento didattico avanzato per coloro che desiderano apprendere la navigazione in modo professionale. L’installazione di questa attrezzatura sull’imbarcazione consentirà agli studenti di acquisire competenze pratiche, mettendo in pratica ciò che hanno appreso