Connect with us

Attualità

Crotone: 20 dipendenti A.R.S.A.C. sospesi per assenteismo e truffa aggravata

Cosa è successo

La Guardia di Finanza di Crotone, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari e su richiesta della Procura, ha sospeso dall’esercizio del pubblico servizio 20 dipendenti in servizio presso la sede crotonese dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo Agricolo della Calabria (A.R.S.A.C.).

L’accusa è duplice:

  • Truffa aggravata continuata ai danni dell’ente pubblico;
  • Falsa attestazione di presenza in servizio.

Le misure sono state adottate per scongiurare la reiterazione delle condotte fraudolente.


Il sistema truffaldino

L’inchiesta, partita nel novembre 2024, ha scoperto un sistema diffuso, tra cui:

  • badge scambiati tra colleghi;
  • timbrature multiple effettuate da un unico dipendente per coprire tutti;
  • arrivi in ritardo, uscite anticipate o allontanamenti non autorizzati durante l’orario lavorativo.

Secondo gli investigatori, la quasi totalità dei 23 dipendenti in organico era coinvolta. In alcuni casi, un solo badge veniva utilizzato fino a 12 volte in sequenza per simulare l’ingresso di diversi colleghi .


Danno economico e provvedimenti

  • È stato effettuato il sequestro preventivo delle retribuzioni indebitamente percepite, per circa 20 000 € su un monitoraggio di 40 giorni .
  • Dei 20 indagati, 5 hanno ricevuto la sospensione per 6 mesi per le condotte più gravi, mentre i restanti 15 sono stati sospesi per 3 mesi .
  • A.R.S.A.C. ha annunciato che si costituirà parte civile e ha avviato procedimenti disciplinari interni contro i dipendenti coinvolti .

Indagini tecniche e presunzione di innocenza

Le indagini hanno utilizzato:

  • video‑sorveglianza nei locali;
  • pedinamenti e osservazioni;
  • tracciamento GPS dei veicoli;
  • analisi del traffico telefonico .

Nonostante le accuse gravi, resta ferma la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva .


Implicazioni e reazioni

  • L’operazione vuole lanciare un forte segnale deterrente contro questi fenomeni, che erodono risorse pubbliche e minano la fiducia nell’amministrazione .
  • Il direttore generale Fulvia Caligiuri ha sottolineato che A.R.S.A.C. è parte lesa e non permetterà che pochi rovinino il lavoro di tanti .
  • L’ente si dice pronto a ingenti controlli per tutelare l’immagine e le prerogative dei lavoratori onesti.

Cosa succede ora

  • Il processo è ancora nella fase preliminare: seguiranno accertamenti della Procura e, se del caso, un rinvio a giudizio.
  • A breve potrebbero arrivare provvedimenti disciplinari interni e ulteriori verifiche da parte della Corte dei Conti per eventuali danni erariali.

LE PIU' LETTE