Connect with us

Cronaca

Bologna | Studentessa violentata dopo una serata in discoteca

Un nuovo caso di violenza sessuale è stato denunciato nel fine settimana da una studentessa di 22 anni a Bologna, presente in città per il programma di studio “Overseas”. La giovane aveva trascorso la serata in una discoteca del centro. Dopo essere uscita dal locale, ha raccontato di aver incontrato un uomo. Solo alcune ore dopo, al mattino, ha ripreso conoscenza trovandosi sola in strada e senza indumenti intimi. Ha quindi chiamato l’amica con cui aveva passato la serata e insieme si sono recate all’ospedale Sant’Orsola.

Successivamente, la ragazza è stata trasferita all’ospedale Maggiore, dove i medici hanno confermato l’avvenuta violenza sessuale. Sono quindi scattate le procedure del codice rosso e i carabinieri hanno raccolto la testimonianza della giovane. Le prime ricostruzioni indicano che la ragazza potrebbe aver assunto sostanze stupefacenti, sia volontariamente che inconsapevolmente.

Non si esclude che il presunto aggressore possa averle somministrato sostanze psicotrope prima di abusare di lei, il che spiegherebbe i suoi ricordi confusi dalla fine della serata in discoteca fino al mattino seguente. I carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’accaduto e identificare l’uomo attraverso l’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona.

Cronaca

Roma | In carcere per omicidio, torna in carcere per stalking dopo appena due mesi di libertà

Raimondo Gaspa, che aveva scontato 22 anni di carcere per l’omicidio di Monica Moretti, è stato recentemente nuovamente arrestato dai carabinieri per stalking, poco dopo essere stato rilasciato dal carcere di Rebibbia lo scorso 21 aprile.

Gaspa, ora 52enne, era stato inizialmente condannato per l’omicidio brutale della dottoressa Monica Moretti nel 2002, urologa di 38 anni di cui si era invaghito. Dopo essere stato respinto da lei, Gaspa aveva reagito violentemente, uccidendola con 51 coltellate. Nonostante fosse stato condannato all’ergastolo nel 2004, la sua pena fu poi ridotta a 22 anni per omicidio, occultamento e distruzione di cadavere.

Il 21 aprile di quest’anno, Gaspa è stato rilasciato, ma pochi mesi dopo è stato arrestato di nuovo dai carabinieri. Secondo le indagini, avrebbe iniziato a molestare telefonicamente una giovane di 20 anni che aveva conosciuto durante la sua detenzione, essendo legata sentimentalmente a un altro detenuto. Le chiamate ripetute e le proposte sessualmente esplicite avrebbero indotto la ragazza a cambiare residenza per sfuggire al suo assedio.

Il giudice che ha emesso l’ordinanza di arresto ha evidenziato come Gaspa sembra essere stato guidato da un “irrefrenabile impulso criminale” poco dopo essere stato scarcerato, riproponendo comportamenti che denotano una vera e propria serialità criminale.

La sorella di Monica Moretti, Debora, ha espresso profonda delusione per il sistema giudiziario, sottolineando che Gaspa non ha mai mostrato pentimento per l’omicidio di sua sorella e continua a rappresentare una minaccia per la società nonostante il tempo trascorso in carcere. La famiglia di Monica si sente tradita dal sistema che ha permesso a Gaspa di essere nuovamente in libertà e di ripetere comportamenti pericolosi.

Attualmente, Raimondo Gaspa si trova nel carcere di Regina Coeli accusato di stalking, mentre il caso continua a sollevare interrogativi sulla riabilitazione e sulle misure di sicurezza per criminali violenti come lui.

Continua a leggere

Campania

Caserta | Omicidio di Marco e Claudio Marrandino: minacce al carabiniere, spunta un video

Il mistero dell’omicidio dei fratelli Marco e Claudio Marrandino ad Orta di Atella continua a suscitare domande e preoccupazioni nella comunità locale. Marco, noto avvocato e ex presidente del Consiglio comunale, insieme al fratello Claudio, imprenditore nel settore edile, sono stati brutalmente uccisi sabato pomeriggio all’uscita di Succivo.

Secondo i dettagli emersi, i due fratelli sono stati sorpresi mentre viaggiavano in una BMW bianca, fermandosi ad un incrocio dove un’auto grigia si è avvicinata. Un individuo è sceso dall’auto grigia e ha aperto il fuoco: Claudio è stato colpito più volte, mentre Marco ha tentato di fuggire prima di essere raggiunto da un proiettile alla schiena.

L’indagato, un uomo di 53 anni identificato come A.M., ha negato le accuse iniziali, sostenendo di essere stato vittima di una rapina della sua auto e di essere stato in ospedale per questo motivo. Tuttavia, i carabinieri intervenuti durante l’aggressione hanno visto l’uomo armato, che avrebbe anche puntato la pistola contro di loro prima di tentare la fuga. Durante l’inseguimento, l’indagato ha danneggiato le auto dei militari lanciando pezzi di vetro dalla finestra della sua vettura. È stato poi rintracciato e fermato poco dopo in una struttura sanitaria locale.

Durante la perquisizione della sua abitazione sono stati scoperti armi e munizioni illegali, inclusi un fucile modificato e una pistola non registrata. L’uomo aveva precedentemente ricevuto provvedimenti di divieto di detenzione di armi e revoca del porto d’armi, rendendo le armi trovate clandestine.

Il movente dell’omicidio dei fratelli Marrandino rimane avvolto nel mistero: si ipotizza possa essere stato un atto impulsivo o collegato a questioni legali, come vendite all’asta. Nessuna pista è esclusa, considerando anche il contesto di recenti episodi di violenza nel Casertano, inclusi attacchi contro la famiglia Schiavone a Casal di Principe.

L’inchiesta continua ad approfondire questi tragici eventi mentre la comunità cerca risposte e giustizia per Marco e Claudio Marrandino.

Continua a leggere

Cronaca

Gran Paradiso: Alpinista muore dopo una caduta dalla vetta

Questa mattina, intorno alle 9, si è verificata una tragedia sul Gran Paradiso dove un alpinista è precipitato dalla vetta, perdendo la vita. L’incidente è stato segnalato da una cordata di alpinisti presenti nella zona, i quali hanno assistito impotenti alla caduta. Il Soccorso Alpino valdostano è intervenuto prontamente con un elicottero per recuperare il corpo senza vita dell’alpinista.

Il tragico evento si è svolto sotto gli occhi scioccati dei testimoni, che hanno subito dato l’allarme. Il Soccorso Alpino ha trasportato il corpo alla camera mortuaria del cimitero di Courmayeur per le procedure di riconoscimento, che sono ora affidate al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves.

Le circostanze esatte che hanno portato alla caduta dell’alpinista sono ancora oggetto di indagine. La comunità alpinistica e le autorità locali sono profondamente addolorate per l’accaduto e stanno lavorando per comprendere le cause dell’incidente.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 La Grande Italia TV