Connect with us

Calabria

Cosenza | Incidente sulla A2: camion in fiamme provoca rallentamenti

Nel pomeriggio, l’autostrada A2 del Mediterraneo ha subito gravi rallentamenti sia in direzione Nord che Sud a causa di un incendio che ha coinvolto un camion nei pressi di Rogliano, provincia di Cosenza. La situazione ha causato code chilometriche, complicata ulteriormente dalla presenza di un restringimento della carreggiata nella zona dell’incidente.

I vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le fiamme, mentre il personale Anas è presente per gestire la circolazione autostradale.

Fortunatamente, l’autista del camion è riuscito a mettersi in salvo prima che le fiamme prendessero il sopravvento.

Per quanto riguarda il traffico, le autovetture e i veicoli leggeri sono deviati sulla ex SS19 con uscita obbligatoria allo svincolo di Rogliano e rientro allo svincolo di Altilia. I mezzi pesanti, invece, devono uscire a Cosenza Nord, seguire la SS107 e la SS18, e poi rientrare allo svincolo di Falerna.

Calabria

Verona | Riconosciuto diritto a detenuto di scontare pena vicino alla famiglia

Il magistrato di sorveglianza di Verona ha accettato la richiesta presentata dal difensore di un detenuto calabrese, il quale ha chiesto di poter scontare la pena nella sua regione al fine di essere più vicino alla sua famiglia. Il detenuto, di 43 anni, attualmente si trova nel carcere di Vicenza, dove sta espiando una condanna definitiva per traffico di sostanze stupefacenti, ed è anche imputato in un altro processo a Milano sempre per lo stesso reato.

Il suo avvocato, Adele Manno del Foro di Catanzaro, si è rivolto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria chiedendo il trasferimento in Calabria, sottolineando che la detenzione in Veneto gli impediva di mantenere i legami familiari, con gravi conseguenze per i suoi figli minori, i quali erano privati del contatto con il padre.

Anche il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha sollecitato il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad applicare la normativa prevista in questi casi.

L’avvocato Manno, nel reclamo presentato al magistrato di sorveglianza, ha evidenziato la violazione del diritto del detenuto di avere regolari contatti con la sua famiglia, con gravi conseguenze per i figli ancora giovani. Questo contrasta con le norme dell’ordinamento penitenziario, i protocolli stabiliti tra il Ministero della Giustizia e l’Autorità Nazionale Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, nonché con la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che garantisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.

Il magistrato di sorveglianza ha accolto la richiesta del difensore del detenuto di 43 anni, riconoscendo il diritto del detenuto di essere collocato in un carcere vicino alla residenza della sua famiglia.

L’avvocato Manno ha dichiarato all’ANSA che, in presenza di diritti umani, non si può recedere di un millimetro e che è dovere coltivare ogni questione giuridica che porti al loro rispetto. Ha espresso l’auspicio che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dia immediata attuazione all’ordinanza del magistrato di sorveglianza.

Continua a leggere

Attualità

Catanzaro | Abramo CC: ufficializzato il deposito di un’offerta vincolante di acquisto per un ramo dell’azienda

L’Azienda Abramo CC ha richiesto un incontro urgente da remoto con le Segreterie nazionali. Durante la riunione è stata confermata l’ufficializzazione del deposito di un’offerta vincolante per l’acquisto di una parte dell’azienda.

L’acquirente è stato valutato come affidabile e le trattative con i Commissari sono ancora in corso per definire con precisione il settore che sarà oggetto dell’acquisto. La cessione avverrà secondo l’articolo 2112 del Codice Civile e verrà discussa con le Organizzazioni Sindacali in sede Ministeriale.

Ulteriori dettagli saranno forniti durante le assemblee pianificate presso le tre sedi in Calabria, e decideremo le posizioni da assumere al Ministero al fine di estendere il perimetro dell’acquisto il più possibile e garantire la tutela dell’intero gruppo di lavoratori.

Continua a leggere

Calabria

Reggio Calabria | Le rivelazioni dell’operazione “Arangea”

Da trent’anni la lotta alla ‘ndrangheta a Reggio Sud si è dimostrata inefficace. Chi deteneva il potere alla fine degli anni Ottanta nelle periferie del capoluogo reggino, comprese Croce Valanidi, Arangea, Ravagnese, Sant’Elia, Saracinello, San Gregorio, San Leo e Occhio di Pellaro; o meglio, dalla zona del ponte di Sant’Agata, vicino all’aeroporto, fino alla frazione di Pellaro, continua a dettare legge anche oggi.

Questo scenario inquietante è emerso con tutta la sua gravità dall’operazione “Arangea”, condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria lunedì mattina, che ha dato un duro colpo alle nuove gerarchie delle cosche Ficara-Latella e dei Ficareddi. La stragrande maggioranza di questi, secondo le conclusioni della Procura antimafia, sono gli stessi di 30 anni fa.

È un dato terrificante, confermato e commentato in conferenza stampa dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto Walter Ignazitto, che hanno dichiarato come i “vecchi capi” siano tornati al comando nonostante abbiano scontato decenni di galera: «Questa indagine ci restituisce un ritorno al passato e a una certa ortodossia della ’ndrangheta».

L’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di undici persone (e al domiciliari di una dodicesima) conferma la tesi dei Pubblici Ministeri: «L’esistenza della cosca di ‘ndrangheta Ficara-Latella e la sua operatività nell’area meridionale di Reggio Calabria costituisce un fatto ormai acclarato nel panorama giudiziario grazie alle plurime sentenze divenute definitive che, pronunciate nel corso degli ultimi 20 anni, hanno descritto il territorio di egemonica competenza, l’espansione, gli interessi e le attività criminali a cui gli appartenenti al gruppo mafioso erano dedicati costantemente».

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 La Grande Italia TV