La comunità di Scisciano è in lutto per la prematura e tragica perdita di Maria Foresta. Ieri pomeriggio, mentre si trovava in sella alla sua moto lungo via Ponte dei Cani a Marigliano, la 46enne ha purtroppo perso il controllo del veicolo, causando uno schianto contro un palo della luce.

L’impatto è stato devastante e Maria ha perso la vita sul colpo. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, non è stato possibile salvarla. Attualmente, i carabinieri stanno investigando sulle cause dell’incidente, e la salma insieme alla moto sono state sequestrate.

La notizia della sua scomparsa ha rapidamente circolato sui social media, con numerosi messaggi di cordoglio. Annamaria, per esempio, ha scritto: “La tua partenza è stata come un terremoto, ancora non riesco a crederci. Vorrei che fosse solo un brutto sogno. Sentire i nostri messaggi, spesso finiti in litigi, mi fa capire quanto mi mancherai. Venire nel tuo negozio era sempre un piacere, trasmettevi allegria. Maria, dimmi che non è vero, dimmi che è stato solo un brutto incidente e che ti riprenderai presto. Sei diventata più savianese di noi, Saviano ha ancora bisogno di te, io ho ancora bisogno di te e della tua allegria. Ciao, amica mia, mi mancherai tantissimo”.

Un pensionato di 71 anni dell’Alto Tevere è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione, con il rito abbreviato, per aver adescato tre minorenni offrendo loro pizza e bibite. L’uomo aveva adescato tre ragazzini di 13, 14 e 15 anni in un bar, offrendo loro una pizza e delle bibite, per poi dar loro un passaggio in auto. Durante il viaggio, l’uomo aveva parlato in modo allusivo di sesso, chiedendo anche chi dei tre fosse “il più effeminato”.

Uno dei ragazzi aveva risposto che “a loro piacevano le ragazze”. Secondo l’accusa, l’uomo aveva insistito e proposto di pagare 50 euro per una prestazione sessuale. Fortunatamente, i ragazzi erano riusciti ad allontanarsi senza subire alcuna violenza. Sempre secondo le accuse della procura di Perugia, l’anziano aveva anche confidato ai tre ragazzi “di aver avuto circa mille esperienze all’estero anche con ragazzi di 12 anni”

I tre minori avevano raccontato tutto una volta tornati a casa, innescando così l’indagine condotta dalla squadra mobile della questura di Perugia.

Ieri, martedì 14 maggio, è stata pronunciata la condanna dal giudice Natalia Giubilei. L’accusa aveva richiesto una pena di tre anni e due mesi di reclusione.”

Tragedi lungo l’autostrada A22 del Brennero nel pomeriggio di lunedì 13 maggio, poco prima delle 18, quando un inferno di lamiere si è verificato sulla corsia sud tra i caselli di Mantova nord e Mantova sud, portando alla morte di due persone e al ferimento di altre otto. Le vittime sono state identificate come il 64enne Pakar Singh, residente a Suzzara (Mantova), e il 32enne Sukhdeep Singh di Motteggiana (Mantova). Uno dei feriti, un 37enne di origini indiane, è ancora in pericolo di vita e è ricoverato alla Poliambulanza di Brescia. Anche il 40enne ricoverato all’ospedale di Parma a seguito dell’incidente versa in condizioni gravi.

Entrambi padri di famiglia, le vittime stavano tornando a casa dopo un colloquio di lavoro in un’azienda agricola del Veronese, dove avrebbero iniziato presto la stagione. Vittime e feriti, tutti di origine indiana, si erano trasferiti in Italia con la speranza di una vita migliore. Viaggiavano tutti a bordo di un minivan diretto verso Suzzara, coinvolto nell’incidente. Secondo le prime ricostruzioni della polizia stradale, il furgone sarebbe stato tamponato da un tir: il conducente del mezzo pesante (rimasto illeso) non avrebbe notato i rallentamenti causati dal traffico intenso, finendo per colpire il minivan.

Nell’impatto violento, il furgone è stato proiettato a diversi metri di distanza, ribaltandosi più volte. Sukhdeep Singh e Pakar Singh perdono la vita sul colpo. Uno dei due era alla guida del furgone, rimanendo intrappolato e schiacciato tra le lamiere del veicolo. Come consuetudine, è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale, anche se al momento non ci sono indagati.