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Liguria

Liguria | In aumento gli infortuni sul lavoro, 48 nei primi due mesi dell’anno

In Liguria nei primi due mesi del 2024 sono state registrate in media 48 denunce di infortunio sul lavoro ogni 24 ore.

Un dato allarmante che non tiene conto, ovviamente, degli infortuni ‘invisibili’, quelli legati al lavoro irregolare.

Sono numeri impressionanti, che impongono una riflessione sulla necessità, non più rinviabile, di affrontare quella che è diventata una vera emergenza sociale”. Lo ha detto Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria in occasione della Giornata mondiale per le vittime del lavoro.

“Nessuno può voltarsi dall’altra parte – sottolinea -: la piaga degli incidenti sul lavoro riguarda tutti, perché colpisce sia i lavoratori che il sistema sociale e sanitario. E non deriva solamente, come si potrebbe immaginare, dall’introduzione di strumenti di lavoro pericolosi, dal poco rispetto delle norme o dall’insufficienza di controlli e ispezioni. Se, infatti, la mancanza di una cultura della sicurezza è il primo incontestabile fattore di rischio, va ricordato che sempre più spesso l’infortunio è una conseguenza di eccessivi carichi di lavoro, dell’accelerazione dei tempi di lavoro e di una cultura delle prestazioni e della produttività che aumenta i margini di rischio e che, quando non causa un infortunio, in ogni caso, provoca un pericoloso aumento della condizione di stress – conclude -. E ancora Il fenomeno del precariato che si annida nelle false partite iva, negli stage, nei tirocini, nelle false cooperative cosiddette spurie, nel ricorso fuorilegge ai contratti di tipo parasubordinato o, peggio, alle partite Iva fittizie, nell’assoluta assenza di formazione dei neoassunti: sono queste le condizioni che fanno aumentare i rischi-sicurezza sul posto di lavoro su cui si deve intervenire”.
   

n Liguria nei primi due mesi del 2024 sono state registrate in media 48 denunce di infortunio sul lavoro ogni 24 ore.

Un dato allarmante che non tiene conto, ovviamente, degli infortuni ‘invisibili’, quelli legati al lavoro irregolare.

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Sono numeri impressionanti, che impongono una riflessione sulla necessità, non più rinviabile, di affrontare quella che è diventata una vera emergenza sociale”. Lo ha detto Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria in occasione della Giornata mondiale per le vittime del lavoro.
    “Nessuno può voltarsi dall’altra parte – sottolinea -: la piaga degli incidenti sul lavoro riguarda tutti, perché colpisce sia i lavoratori che il sistema sociale e sanitario. E non deriva solamente, come si potrebbe immaginare, dall’introduzione di strumenti di lavoro pericolosi, dal poco rispetto delle norme o dall’insufficienza di controlli e ispezioni. Se, infatti, la mancanza di una cultura della sicurezza è il primo incontestabile fattore di rischio, va ricordato che sempre più spesso l’infortunio è una conseguenza di eccessivi carichi di lavoro, dell’accelerazione dei tempi di lavoro e di una cultura delle prestazioni e della produttività che aumenta i margini di rischio e che, quando non causa un infortunio, in ogni caso, provoca un pericoloso aumento della condizione di stress – conclude -. E ancora Il fenomeno del precariato che si annida nelle false partite iva, negli stage, nei tirocini, nelle false cooperative cosiddette spurie, nel ricorso fuorilegge ai contratti di tipo parasubordinato o, peggio, alle partite Iva fittizie, nell’assoluta assenza di formazione dei neoassunti: sono queste le condizioni che fanno aumentare i rischi-sicurezza sul posto di lavoro su cui si deve intervenire”.
   

Liguria

Andora (SV) | La magia dello chef Francesco Scotto Di Minico ad Azzurro Pesce d’Autore

Sarà un coinvolgente evento culinario in cui, il pescatore Michele Cardarelli della cooperativa pescatori Capo Mele e lo chef Francesco Scotto di Minico dell’Antica Osteria Colla Micheri, si uniscono per esplorare la cucina naturale e i prodotti tipici della splendida terra di Liguria. Questo viaggio culinario, organizzato dall’associazione Antiche Vie Del Sale, offrirà ai partecipanti l’opportunità di conoscere i sapori autentici, i profumi marini e le tradizioni locali che si fondono in piatti semplici, esaltando il gusto e lasciando inalterate le proprietà nutrizionali del pescato.

I protagonisti di questo viaggio sono: Il sale della Liguria , con le sue erbe officinali delle Alpi liguri, l’aglio di Vessalico aromatiche della Piana Albenganese, conferisce un tocco di autenticità e tradizione, Il pesce azzurro di stagione e L’olio extravergine di oliva DOP della riviera ligure. L’appuntamento, coordinato da Franco Laureri, responsabile marketing dell’associazione Antiche Vie del Sale, è fissato per sabato 18 maggio, alle ore 16:30, nell’area eventi, nell’ambito della manifestazione gastronomica “Azzurro Pesce d’Autore” di Andora. Questa è un’occasione imperdibile per immergersi nei sapori del mare e scoprire le delizie culinarie che la Liguria ha da offrire.

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Liguria

Genova | La polizia penitenziaria scopre hashish e cocaina nel pacco verdura


Si erano presentate in carcere a Marassi, dove è detenuto un loro congiunto, con un pacco alimentare: ma, insieme alle cibarie, il personale di Polizia Penitenziari ha scoperto della droga, debitamente occultata nella verdura, e un telefono cellulare.

Protagoniste due donne, che sono poi state deferite all’Autorità Giudiziaria. Il fatto è avvenuto venerdì scorso e a dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Vincenzo Tristaino, segretario per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, commenta: “Brillante operazione della Polizia Penitenziaria di Marassi. E’ stata rinvenuta, grazie all’intuizione del poliziotto addetto al controllo pacchi, un etto circa di droga, tra hashish e cocaina, un telefono cellulare ed altri oggetti non consentiti, abilmente occultati all’interno della verdura. Per i fatti occorsi due donne sono state deferite all’autorità giudiziaria competente. Il personale di Polizia Penitenziaria di Marassi, dunque, non si è fatto ingannare e così ha evitato che un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti potessero fare ingresso in carcere. Questo è solamente l’ultimo intervento fatto dalla penitenziaria di Genova che ogni giorno col proprio lavoro garantisce la sicurezza nel carcere. L’encomio del SAPPE Liguria va al Personale della Casa circondariale di Marassi che, nonostante le tante criticità, si conferma baluardo contro l’illegalità, garantendo l’ordine e disciplina all’interno dei penitenziari”.

“Ogni giorno”, prosegue il segretario generale del SAPPE Donato Capece, “la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. L’hashish, la cocaina, l’eroina, la marijuana e il subutex – una droga sintetica che viene utilizzata anche presso il SERT per chi è in trattamento – sono quelle che più diffuse e sequestrate dai Baschi Azzurri. Ovvio che l’azione di contrasto, diffusione e consumo di droga in carcere vede l’impegno prezioso della Polizia penitenziaria, che per questo si avvale anche delle proprie Unità Cinofile. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diviene fondamentale. Questo deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.

Il leader nazionale del SAPPE conclude ricordando che “la Polizia Penitenziaria, a Marassi e nelle altre prigioni d’Italia, è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business”.

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Liguria

Savona | Scippatore arrestato dalla polizia in centro città

La polizia ha arrestato un trentenne straniero, con precedenti, con l’accusa di minaccia e resistenza, nonché lesioni aggravate a pubblico ufficiale e danneggiamento. I poliziotti sono intervenuti in corso Ricci, dopo la segnalazione di una rapina ai danni di una coppia da parte di uno straniero poi datosi alla fuga. Giunti sul posto, i poliziotti sentivano immediatamente le vittime e si mettevano alla ricerca dell’aggressore, che veniva rintracciato subito dopo in Piazza del Popolo, riconosciuto grazie alle descrizioni delle vittime e dei testimoni. Dalla ricostruzione dei fatti, lo straniero dopo aver tentato di strappare la catenina dal collo di un trentenne, si scagliava contro la moglie colpendola al volto e strappandole un braccialetto. A quel punto il marito nel tentativo di soccorrerla veniva a sua volta aggredito con pugni e schiaffi. L’uomo dopo essere stato fermato, da subito si dimostrava poco collaborativo e una volta condotto in ufficio minacciava gli Agenti, aggredendoli fisicamente e provocandogli delle lesioni, opponendosi alle operazioni di identificazione e danneggiando la porta d’ingresso della sala d’attesa. Pertanto il cittadino straniero, che è stato anche denunciato con l’accusa di tentata rapina, percosse e rifiuto di fornire le proprie generalità, è stato arrestato ed è ora a disposizione della magistratura savonese.

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