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Cronaca

Milano | Cadavere ritrovato nell’Adda, potrebbe trattarsi della donna scomparsa un mese fa

Nell’Adda, nei pressi del comune di Truccazzano (Milano), è stato ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione poche ore fa. La scoperta è stata fatta da un passante che ha notato il corpo galleggiare in acqua e ha immediatamente allertato le autorità.

Carabinieri e vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo per il recupero del corpo, mentre il servizio sanitario regionale è stato contattato, anche se purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi della donna che era stata segnalata scomparsa circa un mese fa, dopo essere stata vista avvicinarsi al fiume. Il cadavere è stato trasportato a Milano per l’esame autoptico al fine di confermare l’identità e stabilire le cause del decesso.

Cronaca

Orbassano (TO) | Tenta di uccidere il compagno con un coltello da cucina dopo una lite

Tentato omicidio a Orbassano nella notte del 18 maggio 2024 in via Papa Giovanni, dove una donna di 29 anni ha accoltellato il compagno. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la donna lo ha colpito quattro volte con un coltello da cucina. I due, entrambi sordomuti, litigavano spesso e l’aggressione è scaturita dopo l’ennesima lite. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, ma non è in pericolo di vita. È stato operato all’addome durante la notte e successivamente trasferito in reparto. La donna è stata arrestata. Indagano i carabinieri.

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Attualità

Prima delle elezioni arriva il condono di Salvini: cos’è il decreto salva casa?

Le elezioni europee di giugno si avvicinano e il governo Meloni sarebbe pronto a varare sei decreti da utilizzare nelle ultime settimane di campagna elettorale. Questa strategia ha allarmato il Quirinale, che in passato ha chiesto all’esecutivo di non abusare della decretazione d’urgenza, uno strumento da usare con parsimonia e solo in situazioni di effettiva necessità. Mattarella teme anche un “ingorgo” legislativo nei prossimi mesi, quando tutti i provvedimenti approvati in fretta e furia dovranno essere convertiti in legge, creando potenziali complicazioni.

Tra i decreti in discussione, il più controverso è il cosiddetto “salva-casa”, un condono edilizio proposto da Matteo Salvini. La premier Giorgia Meloni si era opposta alla proposta, rifiutando ogni modifica che aumentasse le cubature delle case. Meloni non vuole approvare norme che sanino evidenti abusi edilizi. La fermezza di Palazzo Chigi ha costretto Salvini a ridimensionare le sue pretese, rimodulando la norma per ottenere comunque un risultato. Salvini ha spiegato che “la maggioranza delle case degli italiani ha piccoli problemi interni: bagnetti, finestre, verande, soppalchi, tende. Milioni di case sono bloccate dalla burocrazia. Il nostro obiettivo è sanare queste piccole irregolarità interne”. In termini tecnici, queste sono definite “modeste difformità”. Attualmente, la “tolleranza” è fissata al 2%, ma la nuova norma potrebbe aumentarla all’8% per abitazioni fino a 100 metri quadri, per poi scendere progressivamente al 2% per quelle oltre i 500 metri quadri.

Su due questioni, la premier non sembra disposta a cedere: le eventuali modifiche sul rilascio del certificato di agibilità degli immobili e gli interventi esterni (balconi e modifiche della sagoma dell’edificio). Salvini dovrà anche superare l’opposizione di Forza Italia. Il partito di Antonio Tajani, contrariato dalla chiusura sul Superbonus da parte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non sembra disposto a concedere ulteriori “rese incondizionate” agli alleati. Il condono proposto da Salvini cancellerebbe le proposte di legge sulla rigenerazione urbana presentate dai forzisti: “Siamo favorevoli a norme che sblocchino situazioni impantanate per problemi burocratici, ma dobbiamo leggere il testo. Le decisioni si prendono in Consiglio dei ministri, che è un organo collegiale”.

Il decreto Salva Casa…salva anche Milano

Il provvedimento dovrebbe includere una norma specifica per Milano. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il ministro delle Infrastrutture si sono sentiti al telefono venerdì 17 maggio per discuterne. Al centro della telefonata c’era il destino di alcuni edifici della città sotto indagine per abusi edilizi. Questi edifici, costruiti con una Scia (segnalazione certificata di inizio attività), sono stati trattati dagli uffici urbanistici milanesi come “demolizioni e ricostruzioni”. Tuttavia, la procura ritiene che avrebbero dovuto ottenere un vero e proprio permesso a costruire con un piano dei servizi. La demolizione ha riguardato piccoli manufatti, mentre sono stati edificati edifici più alti, aumentando significativamente il numero degli abitanti del quartiere. Secondo la procura, è necessaria una procedura che consideri anche le dotazioni di verde, scuole e strade. Il Comune di Milano ha sempre difeso la propria interpretazione della norma, ma l’aumento delle inchieste ha evidenziato la necessità di un rimedio “politico”.

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Campania

Napoli | Sfilza di reati alla guida per cercare di raggiungere la moglie: arrestato

Una donna maltrattata in fuga, un uomo armato di coltello che ruba uno scooter attaccando il proprietario, per poi infiltrarsi in un appartamento abitato da un’anziana. Non è la trama di un film, ma quanto accaduto a nord di Napoli.

I fatti, ricostruiti e divulgati dai carabinieri, hanno inizio in un appartamento a Calvizzano. Marito e moglie sono in casa. Una discussione degenera in violenza e la donna riesce a scappare. Non chiede aiuto a nessuno, ma si sente al sicuro nell’appartamento dei suoi parenti, a Giugliano in Campania.

Tuttavia, l’uomo scende in strada armato di un coltello da cucina per raggiungere la moglie. A Villaricca nota un diciassettenne fermo con uno scooter. L’azione è rapida e con un pugno al volto il quarantanovenne stende il giovane motociclista per poi impossessarsi del veicolo. Pochi minuti dopo il quarantanovenne è a Giugliano, sotto l’abitazione dove la moglie si era rifugiata. Viene chiesto aiuto al 112 e le pattuglie della sezione radiomobile di Giugliano e della tenenza di Sant’Antimo si precipitano sul posto con le sirene accese.

Il quarantanovenne vuole entrare in casa. Il portone è chiuso, ma sfonda le persiane di un’abitazione al primo piano, terrorizzando una donna ottantaduenne al suo interno, per poi accedere alle scale condominiali. L’intervento dei carabinieri è provvidenziale: disarmano l’uomo e lo arrestano.

L’arrestato è stato trasferito in carcere e dovrà rispondere di una serie di reati: maltrattamenti in famiglia, rapina e violazione di domicilio. Il coltello è stato sequestrato, mentre lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario.

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