Cronaca
Femminicidio a Torino: muore in ospedale la 61enne accoltellata dal marito davanti alla figlia

Un nuovo, drammatico caso di femminicidio scuote l’Italia. Fernanda Di Nuzzo di 61 anni è morta in ospedale a Torino, dopo essere stata accoltellata dal marito al culmine di una violenta lite familiare. L’aggressione si è consumata in casa, sotto gli occhi attoniti della figlia, che ha poi chiamato i soccorsi.
Il fatto è avvenuto nel quartiere Barriera di Milano, nella zona nord della città. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – un 64enne con precedenti per maltrattamenti – avrebbe colpito la moglie con diverse coltellate al torace e all’addome, al culmine di una discussione degenerata rapidamente in violenza.
La figlia della coppia, presente in casa al momento dell’aggressione, ha immediatamente chiamato il 112. I sanitari del 118sono intervenuti tempestivamente e hanno trasportato la donna in condizioni gravissime all’ospedale San Giovanni Bosco, dove è rimasta ricoverata in terapia intensiva. Nonostante gli sforzi dei medici, la 61enne è deceduta nelle ultime ore a causa delle gravi ferite riportate.
L’uomo è stato fermato dai carabinieri e si trova ora in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario aggravato. La Procura di Torino ha aperto un’inchiesta e nelle prossime ore verrà convalidato il fermo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti e di comprendere se vi fossero segnali pregressi di violenza domestica.
Secondo quanto emerso, non si trattava del primo episodio di tensione all’interno della coppia. Alcuni vicini di casa avrebbero riferito alle forze dell’ordine di aver sentito urla e litigi frequenti, ma nessuna denuncia ufficiale era mai stata sporta.
Il caso ha suscitato una forte ondata di indignazione e dolore in città. Il sindaco di Torino ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima e ha dichiarato che “è inaccettabile che nel 2025 si continui a morire per mano di chi dice di amare”. Numerose anche le reazioni delle associazioni contro la violenza sulle donne, che sottolineano ancora una volta l’urgenza di misure concrete per prevenire e contrastare questi crimini.
La morte della 61enne rappresenta l’ennesimo femminicidio in Italia, dove i dati sui reati di violenza di genere restano allarmanti. Secondo il Viminale, sono oltre 50 le donne uccise nei primi mesi del 2025, molte delle quali per mano di partner o ex compagni.
Intanto, la figlia – ancora sotto choc – sarà ascoltata nelle prossime ore dagli inquirenti come testimone chiave. Potrebbe fornire elementi cruciali per completare il quadro dell’inchiesta.
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