Cronaca
Arrestato l’autore dell’omicidio di un connazionale a Torino: il movente è un debito non saldato. Il video!
di Antonio Chiera | Torino | Un trentottenne cinese arrestato per l’omicidio di un connazionale a Torino. La tragica vicenda legata a un debito non saldato
I Carabinieri della Compagnia Oltre Dora di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno arrestato un uomo di trentotto anni, originario della Repubblica Popolare Cinese, ritenuto responsabile dell’omicidio di un connazionale. Il crimine è avvenuto in un appartamento di Torino, in Via Lauro Rossi, nella zona della Barriera di Milano. Il movente sarebbe un debito di denaro mai restituito. L’indagato è stato fermato a Borgaro Torinese.
Un’indagine lampo
I Carabinieri della Compagnia Oltre Dora, grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica di Torino, hanno portato a termine in tempi brevi un’indagine che ha portato all’arresto di un uomo di trentotto anni, senza fissa dimora e originario della Repubblica Popolare Cinese. L’indagato è accusato dell’omicidio di un connazionale, ucciso nella notte tra il 16 e il 17 marzo 2025, in un appartamento di Via Lauro Rossi, nel quartiere Barriera di Milano a Torino.
Ricostruzione dei fatti
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Oltre Dora con l’ausilio del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, sono riuscite a ricostruire l’accaduto grazie all’analisi di video sorveglianza e testimonianze. L’indiziato è stato trovato con gravi prove a suo carico, che hanno portato all’emissione di un decreto di fermo da parte del Pubblico Ministero. Il fermo è stato eseguito il 18 marzo.
Il movente dell’omicidio
Il crimine sembra essere scaturito da un debito di denaro che il presunto omicida non aveva mai restituito alla vittima. Secondo gli inquirenti, i due uomini si sarebbero affrontati in una discussione accesa la sera prima dell’omicidio. La situazione è poi degenerata in un atto di violenza fatale.
Il sequestro e l’arresto
Durante la perquisizione successiva al fermo, i Carabinieri hanno sequestrato il telefono e alcuni indumenti dell’indagato. Il trentottenne è stato trasferito nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, accusato di omicidio volontario. Il 21 marzo, il Tribunale di Torino ha convalidato l’arresto e confermato il mantenimento in stato di detenzione.
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