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Cronaca

LECCE 16 misure cautelari per corruzione e frode negli appalti pubblici

Questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce hanno eseguito un provvedimento di misure cautelari nei confronti di 16 persone, tra cui amministratori pubblici, imprenditori, funzionari e liberi professionisti, accusati di reati contro la Pubblica Amministrazione. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto l’arresto di 10 soggetti, di cui 3 in carcere e 7 agli arresti domiciliari. Altri 6 indagati sono stati colpiti da misure interdittive che impediscono loro di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

I reati contestati includono corruzione, falso, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture e subappalto illecito. L’indagine, condotta dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza, ha rivelato un sistema corruttivo radicato nel Salento, con un imprenditore salentino al centro della trama. L’imprenditore gestiva numerose società destinatarie di appalti pubblici, ottenuti grazie alla complicità di pubblici funzionari, che modificavano atti e verbali di gara a suo favore. In cambio, l’imprenditore offriva favori, lavori edili e ristrutturazioni, e in alcuni casi anche denaro contante.

Le indagini hanno coinvolto vari Comuni del sud Salento, tra cui Maglie, Sanarica e Ruffano, dove sono emerse anomalie nella gestione degli appalti e nelle varianti in corso d’opera, alcune delle quali finanziate con fondi pubblici nazionali e del PNRR. Le accuse di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si aggiungono alle gravi irregolarità scoperte.

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Redazione Italia

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