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Cronaca

Caso Denise Pipitone | La mamma: “Dopo 20 anni ritrovate due cimici funzionanti in casa”

Denise Pipitone torna protagonista di un nuovo mistero. Durante lavori di manutenzione, Piera Maggio, madre della bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, ha fatto una scoperta inquietante: due cimici, funzionanti e collegate alla rete elettrica, rinvenute nella propria abitazione. Maggio ha reso nota la scoperta tramite un post su Facebook, accompagnato da una foto delle microspie.

Le cimici, ritrovate dopo vent’anni, sollevano interrogativi su come siano state collocate e se qualcuno abbia violato la loro proprietà nel corso del tempo. Maggio ha dichiarato di aver sempre mantenuto trasparenza e di non avere nulla da nascondere, sottolineando che la scoperta è avvenuta casualmente durante lavori di manutenzione.

La madre di Denise Pipitone si chiede ora se, al termine di un’indagine, le apparecchiature utilizzate dagli investigatori dovrebbero essere recuperate, considerando che potrebbero appartenere allo Stato. In caso affermativo, sorge la domanda se debbano essere risarciti per l’utilizzo della loro rete elettrica per oltre due decenni.

La scoperta delle cimici aggiunge un nuovo elemento di mistero al caso di Denise Pipitone, sollevando interrogativi sul passato e sull’uso delle tecnologie di sorveglianza nelle indagini.

Cronaca

Roma | 37enne accoltellato e lasciato davanti all’ospedale: è gravissimo

Scaricato davanti all’ospedale Sandro Pertini e abbandonato con una profonda ferita da taglio, un 37enne bosniaco è stato trovato poco dopo la mezzanotte di oggi. Il ferito, residente presso un insediamento rom di Tor Sapienza, è stato immediatamente soccorso dai sanitari del Pertini.

Gli operatori sanitari hanno riscontrato una grave ferita d’arma da taglio che ha danneggiato il polmone della vittima. Il 37enne è stato quindi trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo, dove è attualmente sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Secondo le informazioni raccolte, l’uomo è in pericolo di vita.

I carabinieri della compagnia di Roma Monte Sacro sono intervenuti sul posto e stanno indagando sull’accaduto. Per ora, nessuna dichiarazione ufficiale è stata rilasciata. Sono state acquisite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza nei pressi dell’ospedale Pertini per identificare il numero di targa dell’auto che ha trasportato il ferito. I militari si sono recati anche nella baraccopoli di Tor Sapienza per raccogliere informazioni utili alla ricostruzione dell’evento, ascoltando alcuni familiari e abitanti del campo.

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Campania

Benevento | Violenta rivolta in carcere: due agenti feriti

La situazione è critica e incandescente, come denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe): una sezione detentiva è stata devastata e due agenti di Polizia Penitenziaria sono stati feriti da detenuti armati.

“La situazione è molto grave,” afferma Tiziana Guacci, segretario del Sappe. “I detenuti comuni del quarto piano, per futili motivi, hanno devastato la rotonda, distrutto computer, vetri e tutto ciò che trovavano. Sembra che abbiano anche preso in ostaggio alcuni colleghi, due dei quali sono stati poi accompagnati in ospedale. La situazione è critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre forze di polizia”.

Guacci prosegue: “È evidente che c’è bisogno di un intervento immediato da parte degli organi competenti dell’Amministrazione penitenziaria. Bisogna garantire l’ordine e la sicurezza nel carcere di Benevento e tutelare gli agenti di Polizia Penitenziaria che vi lavorano. È grave che i nostri ripetuti allarmi sui focolai di tensione nelle carceri campane non siano stati ascoltati”.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, giudica la condotta dei detenuti “irresponsabile e gravissima”. Capece denuncia: “Le carceri in Campania sono ad alta tensione. È evidente a tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di violenza che coinvolge gli agenti di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, come dimostra quanto sta succedendo nel carcere di Benevento”.

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Cronaca

Bari | Gattino intrappolato nelle fogne: salvato dai Carabinieri

I Carabinieri hanno salvato un cucciolo di gatto a Poggiorsini (Bari), dopo che era caduto nei canali di scolo delle acque bianche e era rimasto intrappolato. L’episodio è avvenuto in via Torino.

Il gattino è stato recuperato dai militari dell’Arma prima che le piogge abbondanti in corso potessero peggiorare la sua situazione di pericolo. Successivamente, è stato affidato a una famiglia del luogo che si è offerta volontaria per prendersene cura.

Su segnalazione dei cittadini di Poggiorsini, i Carabinieri della locale Stazione, insieme al personale del Comune, sono intervenuti in via Torino per salvare il cucciolo di gatto intrappolato nei canali di scolo delle acque bianche. Grazie all’intervento tempestivo dei militari, il gattino è stato salvato prima che le piogge potessero metterlo ulteriormente in pericolo. Ora è al sicuro e sotto le cure di una famiglia del luogo.

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