Un’aggressione di inaudita ferocia ha colpito un paziente ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini, in attesa di un intervento. L’incidente è avvenuto giovedì pomeriggio, intorno alle 17, all’esterno della struttura, quando la vittima ha deciso di fare una breve passeggiata per prendere un caffè.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia sulla base della testimonianza della vittima, un uomo lo ha avvicinato chiedendogli una sigaretta. Al suo rifiuto, l’aggressore è andato in escandescenze, colpendo il paziente con una furia incontrollabile. L’uomo ha azzannato la vittima, staccandogli parte del padiglione auricolare, e poi si è accanito su di lui con pugni e testate.

La polizia è intervenuta dopo la segnalazione di un agente in servizio al posto di polizia dell’ospedale, che, vedendo un uomo ferito, ha chiesto l’ausilio delle volanti. La vittima, con il viso e la testa coperti di sangue, presentava ferite al sopracciglio sinistro, escoriazioni alla testa e al braccio.

All’arrivo del poliziotto, l’aggressore, un cittadino di nazionalità straniera, si stava allontanando come se nulla fosse successo, ma è stato prontamente bloccato. L’uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Rimini. Ora è accusato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, un reato previsto dall’articolo 583 quinquies del codice penale, che prevede una pena da otto a quattordici anni di reclusione. Sarà la magistratura a fare chiarezza su quanto accaduto.

Incidente mortale a Fermignano, in provincia di Pesaro. Un motociclista di 21 anni, Emiliano Pimpanini, residente a Canavaccio, ha perso la vita schiantandosi contro un’auto che stava svoltando a sinistra mentre lui si trovava nella corsia di sorpasso. L’impatto lo ha fatto volare sull’asfalto, causandogli gravi ferite. Trasportato in eliambulanza all’ospedale di Torrette, è deceduto a causa delle lesioni riportate. Sul posto è intervenuta la polizia stradale per effettuare i rilievi.

La polizia di Bologna ha arrestato un cittadino ucraino di 38 anni, accusato dell’omicidio del connazionale Roman Matvieiev. La vittima è stata trovata agonizzante vicino alla porta di ingresso del suo appartamento con una profonda ferita alla testa e successivamente è deceduta all’Ospedale Maggiore.

Il 38enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato preso in custodia nella tarda serata di sabato. Un’ipotesi del movente è di natura passionale. Matvieiev era stato sottoposto a un’operazione d’urgenza a causa di un trauma addominale che ha comportato l’asportazione della milza e una frattura al cranio.

Durante la perquisizione della polizia scientifica, sono state trovate impronte digitali riconducibili all’uomo fermato. La sua responsabilità nel delitto è stata ulteriormente confermata dalle immagini della videosorveglianza, che lo mostrano armato di un oggetto contundente mentre entra nella palazzina della vittima e ne esce dopo alcuni minuti con evidenti tracce di sangue sul braccio.

Questi elementi hanno permesso al pubblico ministero di emettere un provvedimento di fermo per omicidio nei confronti dell’ucraino, rintracciato successivamente a bordo di un veicolo. Interrogato in Questura, è stato poi condotto in carcere.