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Curiosità

Milano | Attrazione da record, è italiana la montagna russa più alta e veloce al mondo

E’ italiana la firma dietro la realizzazione della montagna russa a triplo lancio più alta e veloce al mondo, opera dell’azienda vicentina specializzata nella costruzione di giostre meccaniche, Zamperla.

I vagoni del Top Thrill 2, inaugurato dopo due anni di lavoro presso il parco divertimenti Cedar Point a Sandusky, Ohio, sfrecciano a 193 chilometri all’ora su un’altezza di 128 metri. “Chiamateci pure giostrai, è ciò che facciamo da tre generazioni”, afferma il presidente e CEO Antonio Zamperla. “Questo progetto è di enorme significato per i nostri 450 dipendenti, entusiasti di aver introdotto sul mercato globale la nuova generazione di tecnologie nella progettazione delle montagne russe”.

Il Top Thrill 2 offre tre lanci adrenalinici, ciascuno con momenti di “airtime” (sensazione di peso zero), inclusi il lancio in avanti più veloce del mondo a 119 km/h, il lancio all’indietro a 163 km/h e il terzo lancio in avanti a 193 km/h.

“Il progetto è stato una vera e propria collaborazione tra il team di ingegneri delle montagne russe di Zamperla e Cedar Point”, spiega Alberto Ferri, Direttore della Roller Coaster Business Unit di Zamperla. Questo ha portato alla creazione di un telaio fresato in alluminio senza saldature, ruote giganti da 530 millimetri per sostenere alte velocità e dissipare energia, e l’utilizzo di fibra di carbonio per rendere il treno più leggero e conferirgli un design aerodinamico simile a quello di un’auto da corsa.

Cedar Point, che ospita questa attrazione, è il secondo parco divertimenti più antico del Nord America, con 68 attrazioni, tra cui 18 montagne russe. È di proprietà e gestito da Cedar Fair Entertainment Company, uno dei maggiori operatori mondiali di parchi divertimenti e resort, con 11 parchi divertimento, quattro parchi acquatici all’aperto e strutture resort con oltre 2.300 camere e oltre 600 piazzole per camper di lusso.

Curiosità

10 cose che (forse) non sai sul respiro

Respirare è fondamentale per la nostra sopravvivenza e ha diverse caratteristiche interessanti. Ecco dieci curiosità scientifiche su questo processo vitale:

  1. Controllo Volontario: Nonostante la respirazione sia un processo autonomo, possiamo anche regolarla volontariamente, cambiando il modo in cui respiriamo attraverso pratiche come lo yoga.
  2. Frequenza Respiratoria: Gli adulti solitamente respirano da 12 a 20 volte al minuto, totalizzando circa 20.000 respiri al giorno, inalando 8 litri di aria al minuto e oltre 11.000 litri al giorno.
  3. Espirazione di Acqua: Durante l’espirazione, espelliamo una notevole quantità di acqua, fino a 17,5 millilitri all’ora a riposo, aumentando durante lo sforzo fisico.
  4. Differenze tra i Sessi: Le donne potrebbero avere più difficoltà respiratorie degli uomini durante lo sforzo fisico a causa delle dimensioni più piccole delle loro vie aeree.
  5. Respirazione Nasale vs. Orale: La respirazione nasale è preferibile perché filtra l’aria inalata, purificandola, mentre la respirazione orale può influenzare la crescita del viso e del corpo.
  6. Funzione dei Polmoni: I polmoni sono fondamentali nella respirazione e hanno una superficie interna enorme, paragonabile a quella di un campo da tennis.
  7. Legame tra Respirazione ed Emozioni: Il modo in cui respiriamo è legato al nostro umore, con esercizi specifici che possono aiutarci a gestire lo stress e le emozioni negative.
  8. Yoga e Depressione: Lo yoga, focalizzato sulla respirazione, può avere effetti positivi sulla salute mentale, con benefici paragonabili a quelli degli antidepressivi.
  9. Controllo dell’Appetito: Respirare in modo più lento può ridurre l’appetito, aiutando nel controllo del peso e della fame.
  10. Miglioramento del Sonno: Una respirazione corretta può favorire un sonno più profondo e una migliore qualità del riposo, con benefici per la salute generale.

La respirazione è un processo complesso e vitale, che influisce su molti aspetti della nostra salute e del nostro benessere.

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Curiosità

A quale età inizia la vecchiaia? La risposta in uno studio

La percezione dell’età anziana ha subito dei cambiamenti significativi nel corso degli anni. In passato, l’inizio della terza età era solitamente collocato a un’età più giovane rispetto a oggi. Uno studio condotto dalla Humboldt University di Berlino ha evidenziato questa evoluzione: dai dati raccolti da oltre 14.000 partecipanti di età compresa tra i 40 e i 100 anni, si è constatato che l’età considerata “anziana” è stata spostata in avanti nel tempo.

Ad esempio, i nati nel 1931 indicavano l’inizio della vecchiaia intorno ai 74 anni quando avevano 65 anni, mentre quelli nati nel 1944 ritenevano che l’età avanzata iniziasse intorno ai 75 anni alla stessa età. Anche se non è stato possibile intervistare direttamente i nati nel 1911 quando avevano 65 anni, i modelli suggeriscono che avrebbero considerato l’inizio della vecchiaia intorno ai 71 anni.

Questo spostamento dell’età anziana sembra ora in via di stabilizzazione, con poche differenze apprezzabili tra le generazioni successive. Tuttavia, è interessante notare che all’aumentare dell’età, le persone tendono a spostare l’età in cui si definirebbero anziane ancora più in là, rispetto alla loro età attuale. Questo potrebbe essere influenzato dagli stereotipi sociali legati all’idea di vecchiaia, soprattutto nelle società occidentali.

Le donne tendono generalmente a spostare l’inizio della vecchiaia a un’età leggermente più avanzata rispetto agli uomini, mentre le persone con problemi di salute tendono a farlo leggermente prima rispetto a coloro che godono di una buona salute. Tuttavia, nessuno di questi fattori, né il livello di istruzione né l’età percepita, sembra spiegare completamente il cambiamento nell’età considerata anziana. Potrebbe invece essere influenzato dall’allungamento dell’aspettativa di vita e dalla tendenza a ritirarsi dal lavoro più tardi rispetto al passato.

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Curiosità

Dove si trova la casa più stretta del mondo? FOTO

La casa più stretta del mondo, la Keret House, si trova in Polonia, precisamente nella capitale Varsavia, e offre degli interni sorprendentemente spettacolari nonostante le dimensioni ridotte. Con una larghezza che varia da 92 centimetri a 1,20 metri e una superficie totale di soli 14 metri quadrati, questa casa è davvero unica nel suo genere e viene considerata più un’opera d’arte che una semplice abitazione.

Progettata dall’architetto polacco Jakub Szczesny, la Keret House è stata collocata tra due edifici nella zona del ghetto di Varsavia, unendo idealmente due strutture separate da soli un metro. Circondata da una casa pre-bellica e un condominio più recente, questa struttura è stata inaugurata nel 2012 e prende il nome dal suo primo proprietario.

Nonostante le sue dimensioni, la Keret House dispone di un soggiorno, una camera da letto, una cucina e un bagno, tutti realizzati in ferro e illuminati da pannelli in vetro che contribuiscono a creare un ambiente luminoso e spazioso. L’ingresso è caratterizzato da una scala retrattile che porta al secondo livello dell’edificio, che misura circa nove metri di lunghezza e dieci di altezza.

Sebbene non rispetti le normative edilizie di Varsavia, la Keret House è ancora in piedi grazie a un sistema di scarico progettato appositamente e al collegamento all’elettricità della casa vicina. Il Comune ha classificato questa struttura come “installazione artistica”, consentendone la permanenza. Inizialmente abitata da Etgar Keret, il primo proprietario, la casa ora ospita artisti in cerca di un alloggio temporaneo nella vivace città polacca.

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