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Cronaca

Vicenza | Lite in famiglia, accoltellato ragazzo di 22 anni, è grave

Una lite in famiglia ha avuto un epilogo tragico con l’accoltellamento di un ragazzo di 22 anni, ora ricoverato in gravissime condizioni presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza. L’aggressione, al centro delle indagini dei carabinieri, è avvenuta all’interno di un’abitazione situata in via 2 Giugno a Dueville (Vicenza). Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi. I medici del Suem, giunti sul luogo, hanno provveduto a stabilizzare il giovane prima di trasportarlo d’urgenza in ospedale. Attualmente, l’accusa procede con l’ipotesi di tentato omicidio.

Calabria

Rende | Il Racket delle estorsioni paralizza le imprese

Il fenomeno del “pizzo” è una realtà tangibile, una sorta di bolletta che negozianti e imprenditori si vedono costretti a pagare, spesso a rate fisse, ai vari esattori della rete criminale che domina, impoverisce e terrorizza non solo l’economia locale, ma, come dimostrano le numerose inchieste della DDA di Catanzaro, l’intera provincia. Si tratta di una tassa imposta dall’illegalità, ebbene pagata da tutti, anche da coloro che, anche se in pochi, preferirebbero chiudere per sempre piuttosto che sottomettersi.

Le indagini “Reset” e “Recovery” hanno gettato luce, nel giro di un anno, sui meccanismi di questa oscura pratica, mettendo in risalto, al di là dell’innocenza presumibile degli indagati fino alla conferma definitiva delle accuse, i lati oscuri e le molte zone d’ombra della società e soprattutto dell’economia cosentina. Le ordinanze emesse in seguito a queste indagini narrano, con ricchezza di dettagli, gli scenari nei quali agiscono gli uomini del racket, delineando un copione sinistro di intimidazioni e minacce, che non esitano a trasformarsi in azioni violente, come l’uso del fuoco e dei proiettili, per piegare i “cattivi pagatori”.

Il fenomeno non è un tabù segreto, ma una realtà evidente che emerge anche dall’indagine condotta dalla Confcommercio, la quale rivela che circa il 25% delle imprese cosentine (contro poco più del 24% della media nazionale) vive nell’ombra del racket delle estorsioni, oltre che dell’usura. Quest’ultima, spesso, agisce in perfetta sinergia con il “pizzo”. Questo dato non solo conferma la diffusa paura tra gli imprenditori, ma anche il silenzio e la mancanza di denunce, alimentando così il perpetuarsi di un sistema criminale che continua a prosperare nell’oscurità.

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Cronaca

Scoperto ordigno bellico a Torino: Evacuato Palazzo a San Salvario”

Una sorpresa inattesa è avvenuta oggi al numero 51 di via Belfiore, nel quartiere San Salvario. Durante dei lavori di manutenzione nella mattinata di venerdì 31 maggio, un condomino ha fatto una scoperta sorprendente: un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale nascosto all’interno di una canna fumaria. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco, gli agenti delle volanti della questura, la polizia locale e gli artificieri dei carabinieri. Per garantire la sicurezza di tutti, il palazzo, un edificio di cinque piani, è stato evacuato e il traffico è stato bloccato per consentire l’intervento delle autorità.

I Carabinieri del Nucleo Artificieri hanno gestito la bonifica dell’ordigno, mettendolo prima in sicurezza e poi trasportandolo in una zona apposita per farlo brillare in sicurezza. Nel primo pomeriggio, una volta completato l’intervento, la situazione è tornata alla normalità e gli abitanti sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni.

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Cronaca

Milano | Cinquanta individui circondano gli agenti di polizia per ostacolare un arresto

Se la sono vista brutta i poliziotti intervenuti in via Solari, giovedì sera, per tentare di placare una donna decisamente su di giri, che stava danneggiando un bar. A un certo punto, per difenderla dal fermo, si sono presentati tre giovani, tra cui il figlio, e poi ancora diverse altre persone, che hanno messo in difficoltà gli agenti, nel frattempo aumentati di numero. Alla fine, lei e i tre ragazzi sono stati arrestati.

Tutto è iniziato verso le otto e mezza con una chiamata da parte dell’Harmony Café, situato in via Solari quasi all’incrocio con via Stendhal. Veniva riferito che una donna (una colombiana di 39 anni) si stava mostrando molto agitata e stava danneggiando il locale. All’arrivo della pattuglia, i due agenti hanno trovato la donna all’esterno, che però è subito rientrata e ha ricominciato a distruggere vari oggetti. I poliziotti hanno provato a calmarla ma, a quel punto, sono sopraggiunti tre ragazzi: il figlio 20enne della donna e due amici di lui, un 19enne e un 22enne. Tutti risultati con precedenti.

I giovani hanno minacciato i poliziotti (“pezzi di m…”, “vi squartiamo” e altre frasi del genere) e ne è nata una colluttazione, durante la quale un agente è rimasto ferito (portato al Fatebenefratelli, ne avrà per 6 giorni). Una residente nella zona ha avvertito il 112 di quanto stava avvenendo, specificando che i poliziotti si trovavano in difficoltà. Sono quindi arrivate sul posto altre quattro pattuglie.

Ed è a quel punto che gli agenti sono stati quasi circondati da una cinquantina di persone, nell’intento di provare a impedire il fermo della donna e dei ragazzi. Intento inutile, perché lei e i tre giovani sono stati arrestati (per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni) e portati a San Vittore.

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