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Campania

Caserta | Bimba di 8 anni muore in ospedale, la famiglia denuncia

I genitori della piccola Giulia Rosa Natale, residente a San Prisco nel Casertano e appena otto anni, hanno presentato un esposto alla magistratura per indagare sulle circostanze della sua morte avvenuta il 7 febbraio all’ospedale di Caserta. Hanno querelato presso la stazione dei carabinieri di San Prisco, e la richiesta è stata inoltrata alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, con assistenza legale fornita dallo Studio3A.

La madre di Giulia ha raccontato che la notte di martedì 6 febbraio la bambina aveva avuto una febbre molto alta, quasi 40 gradi, e episodi di vomito seguiti da un svenimento. Pertanto, hanno deciso di portarla con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta, dove è stata sottoposta ad accertamenti medici, inclusi prelievo del sangue, misurazione della pressione e un esame cardiologico. Nonostante manifestasse ancora una febbre alta e avesse perso conoscenza più volte, è stata dimessa alle 10:54 con il consiglio di monitorare il cuore e la pressione a casa tramite un ecocardiogramma “Holter”. I genitori hanno insistito per un ricovero, ma i medici lo hanno ritenuto non necessario.

Tuttavia, durante la notte del 7 febbraio, Giulia ha iniziato a piangere e lamentare forti dolori alle gambe. Riportata in ospedale, i medici hanno riscontrato una grave situazione, tanto che è stato necessario supportare la sua respirazione con ossigeno. I genitori sono stati allontanati dalla sala e purtroppo non hanno più rivisto viva la loro bambina. Successivamente è emerso che la causa del decesso era una “miocardite, insufficienza cardiorespiratoria”.

La tragedia ha scosso profondamente la comunità di San Prisco, lasciando i genitori nella disperazione, ma con il desiderio di comprendere appieno cosa sia accaduto.

Campania

9 Arresti per Traffico Illecito di Rifiuti e Sequestri per 2,5 Milioni di Euro

Un’importante operazione congiunta della Polizia di Stato e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della competente Procura – DDA. L’operazione ha portato all’arresto di 9 persone, al sequestro preventivo di 4 società e al sequestro di profitti illeciti pari a circa 2.500.000,00 euro.

L’indagine, che coinvolge 41 persone residenti in diverse regioni italiane e 9 società, ha portato alla luce un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. I reati contestati includono attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, traffico illecito transfrontaliero di rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti, sostituzione di persona e trasferimento fraudolento di valori.

L’inchiesta è iniziata a seguito del vasto incendio scoppiato il 23 giugno 2019 in un impianto di rifiuti nell’area industriale di Frosinone, specializzato nel recupero e riciclaggio di rifiuti solidi urbani e industriali. Gli accertamenti sulla gestione dei rifiuti hanno rivelato una rete consolidata dedita al traffico illecito di rifiuti, che ha portato il fascicolo a essere trasferito alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.

L’indagine ha scoperto una collaborazione stabile tra gli amministratori occulti dell’impianto di Frosinone, varie società campane che conferivano i rifiuti e i gestori degli impianti di smaltimento finale, tra cui un impianto di Cisterna di Latina. L’organizzazione era riuscita a far uscire illegalmente dalla Campania grandi quantità di rifiuti, cambiando artificialmente il codice identificativo (EER) dei rifiuti stessi per aggirare le normative.

Dopo l’incendio, l’organizzazione ha continuato le attività illecite a livello nazionale e internazionale. In particolare, il sito di Aviano (PN) è stato individuato come nuovo centro delle operazioni illecite. Qui, ingenti quantitativi di rifiuti misti, inclusi rifiuti ospedalieri, venivano stoccati abusivamente e poi redistribuiti illegalmente in impianti sia in Italia che all’estero.

Il 12 ottobre 2021, la Polizia e il N.I.P.A.A.F. hanno eseguito perquisizioni e sequestri, portando alla luce un’attività illecita su vasta scala. Nella giornata odierna, le forze dell’ordine hanno eseguito l’ordinanza di misure cautelari, arrestando 9 soggetti tra Lazio, Campania e Friuli, e sequestrando beni e somme per un valore complessivo di circa 2.500.000 euro.

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Campania

Giugliano (NA) | Arrestato 19enne a Secondigliano per Spaccio di Droga

Ieri sera, gli agenti del Commissariato di Secondigliano, durante un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato un 19enne di Giugliano in Campania per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato notato in via Monte Tifata, nel rione Berlingieri, mentre cedeva alcune bustine di droga in cambio di banconote a un individuo a bordo di uno scooter.

Gli agenti, intervenuti tempestivamente, hanno bloccato il 19enne, trovandolo in possesso di un borsello contenente: 7 dosi di hashish (circa 64 grammi), 7 bustine di marijuana (circa 10 grammi) e 810 euro in banconote di vario taglio.

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Campania

Napoli | Tentato omicidio in pizzeria: fermato un uomo

La Polizia di Stato ha eseguito venerdì un decreto di fermo del pubblico ministero nei confronti di un uomo ritenuto gravemente indiziato di tentato omicidio, avvenuto la sera del 16 maggio all’esterno di una pizzeria in viale Kennedy a Fuorigrotta.

L’uomo fermato, un 49enne napoletano già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver ferito gravemente un collaboratore più giovane, di 24 anni, per futili motivi legati a una discussione sul lavoro. Nonostante i due lavorassero fianco a fianco da cinque anni, la discussione è degenerata in una colluttazione all’interno della pizzeria. Dopo essere stati separati dagli astanti, la lite si è riaccesa all’esterno del locale al momento della chiusura. Il 49enne avrebbe allora preso un coltello dalla cucina e colpito la vittima con almeno due fendenti, ferendola gravemente al torace e alla schiena.

Resosi conto della gravità dell’azione, il pizzaiolo, con l’aiuto di un altro collaboratore, ha caricato il giovane ferito su uno scooter delle consegne e lo ha portato al pronto soccorso dell’ospedale “San Paolo”, per poi darsi alla fuga. La vittima è stata successivamente trasferita all’ospedale Del Mare, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico e la prognosi è riservata.

Le indagini della polizia hanno portato all’identificazione e al rintraccio del presunto autore del reato. Il pubblico ministero ha emesso un decreto di fermo per tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Questo provvedimento è una misura pre-cautelare disposta durante le indagini preliminari, che dovrà essere convalidata dal giudice. Il destinatario del provvedimento è sottoposto alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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