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Cronaca

Catania | Vede la polizia e scappa: nascondeva diverse dosi di droga

Il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso della Questura di Catania ha arrestato un giovane di 21 anni, già noto alle autorità della città, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un pattugliamento lungo via Capo Passero, gli agenti hanno avvistato un individuo che, al loro avvicinarsi, ha tentato di fuggire in fretta.

Dopo un breve inseguimento, il giovane è stato raggiunto e fermato. Sottoposto a identificazione, è stato trovato in possesso di un marsupio contenente diversi pacchetti di stupefacenti. All’interno del marsupio sono stati rinvenuti 58 involucri di marijuana, per un totale di 75,4 grammi, 11 pacchetti di crack, per un totale di 2,75 grammi, e 28 pacchetti di cocaina, per un totale di 12 grammi, oltre a 230 euro in contanti e un bilancino di precisione. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati.

Successivamente, con l’aiuto di un’unità cinofila antidroga, gli agenti hanno perlustrato il percorso seguito dal giovane durante la fuga e hanno scoperto ulteriori quantità di sostanze stupefacenti suddivise in diverse dosi e confezioni. Complessivamente sono stati rinvenuti 129 grammi di marijuana, 60,75 grammi di crack e 68 grammi di cocaina, il tutto sottoposto a sequestro a carico di soggetti non identificati.

Dopo aver informato il pubblico ministero di turno dell’arresto, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari per il giovane.

Cronaca

Mantova | Incidente sull’autostrada del Brennero: due morti e otto feriti

Due morti e otto feriti, di cui due in condizioni molto gravi: è questo il tragico bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio, lunedì 13 maggio, poco prima delle 18 sulla corsia sud dell’autostrada del Brennero A22, tra i caselli di Mantova nord e Mantova sud.

Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, un furgone che trasportava lavoratori, con a bordo nove persone di nazionalità indiana, è stato tamponato da un tir. L’impatto ha sbalzato il furgone sul prato a lato della carreggiata, facendolo capovolgere. Nell’urto, due persone a bordo del furgone, di 64 e 32 anni, sono morte sul colpo. Uno dei deceduti era il conducente del furgone, rimasto intrappolato e schiacciato tra le lamiere del posto di guida.

Altre otto persone sono rimaste ferite, di cui due in modo grave. Questi ultimi sono stati trasportati in eliambulanza negli ospedali di Parma e di Brescia. Tra i feriti ci sono tre giovani di 21, 25 e 27 anni, due uomini di 32 anni, e un altro di 38 anni. Per consentire i soccorsi, il casello di Mantova nord è stato chiuso, causando code che in serata hanno superato i 10 chilometri. Il conducente del tir è rimasto illeso. Secondo quanto riportato da BresciaToday, l’autista del tir non si sarebbe accorto dei rallentamenti in corso a causa del traffico intenso, travolgendo così il furgone.

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Calabria

Maxi blitz “Recovery”: Il Monopolio della ‘Ndrangheta | le parole del procuratore Capomolla:

Durante una conferenza stampa, il procuratore facente funzioni della Dda di Catanzaro, Vincenzo Capomolla, ha fornito i dettagli del blitz denominato “Recovery”, condotto questa mattina dalle forze dell’ordine, con la partecipazione di carabinieri, polizia e finanza, che ha portato all’emissione di 142 misure cautelari.

Ha dichiarato: “Abbiamo smantellato un’organizzazione che riteniamo sia in grado di operare diffusamente sul territorio, come confermato dall’indagine condotta con la stretta collaborazione tra le Procure di Catanzaro e di Cosenza”. Capomolla ha inoltre spiegato che “le misure cautelari hanno coinvolto soggetti non coinvolti nella maxi inchiesta “Reset” del settembre 2022, ma che tuttavia ne costituiscono un’appendice, confermando di fatto l’esistenza di una sorta di confederazione di ‘ndrangheta nel contesto già delineato da Reset.

Tra i reati contestati ci sono le estorsioni che hanno continuato ad affliggere commercianti e imprenditori, oltre all’associazione finalizzata al traffico diffuso di droga di vario genere. L’organizzazione, infatti, deteneva un monopolio nel sistema controllato dai membri della ‘ndrangheta”.

Ha inoltre evidenziato come il controllo del territorio fungesse da terreno fertile per le estorsioni grazie alla presenza diffusa sul territorio, mentre i canali di approvvigionamento della droga, consolidati nel tempo, erano legati ai rapporti con i clan del Reggino e delle coste tirreniche e ioniche… Quello che è emerso era un “mercato totalizzante” con una clientela estesa e variegata. Inoltre, per lo spaccio, sono stati coinvolti anche dei minori, un aspetto particolarmente inquietante”.

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Cronaca

Messina | 9 indagati al Policlinico, 11 milioni di fondi distratti


I carabinieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della procura della Repubblica, nei confronti di 9 indagati per i reati di “peculato e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio”. Quattro degli indagati sono stati colpiti da interdittive che vietano loro temporaneamente di contrattare con la pubblica amministrazione ed esercitare attività imprenditoriale nel settore sanitario.

Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili per un valore totale di 11 milioni di euro, corrispondente ai fondi pubblici sottratti, nei confronti di tutti e nove gli indagati. Queste azioni fanno seguito a un’indagine avviata nel 2019 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, coordinata dalla Procura, dopo la segnalazione di irregolarità nella gestione del centro clinico privato “NeMoSUD”, da parte di un medico che all’epoca prestava servizio presso l’Azienda Universitaria Policlinico di Messina.

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