Connect with us

Calabria

Catanzaro | Indagine “Scirocco”: gestione depuratori illecita, Procura chiede rinvio a giudizio

Un’indagine condotta dalla Procura di Catanzaro, denominata Scirocco, ha portato alla luce un presunto coinvolgimento di un’associazione a delinquere nella gestione illegale di gran parte del sistema di depurazione in Calabria. I pubblici ministeri Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Domenico Assumma hanno richiesto il rinvio a giudizio per 28 persone e 5 società. Il giudice per le udienze preliminari, Arianna Roccia, ha programmato l’inizio dell’udienza preliminare per il prossimo 12 giugno presso l’aula bunker di Lamezia. In quella data, 26 parti lesionate individuate dalla Procura, tra cui il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria, varie province e comuni, avranno la possibilità di costituirsi parti civili.

Tra coloro che rischiano il processo ci sono Tommaso Agretto di Catanzaro, Davide Bartucca di Filadelfia, Giuseppe Bongarzone di Amaroni, Pasqualino Calabrese di Belvedere Marittimo e molti altri. Le società coinvolte includono la Bova Costruzioni srl, G&D Ecologica Spa, Minieri Holding Srl, Minieri King Elettrica srl e Minieri Ecologistica srl.

Calabria

Lamezia Terme | La madre disperata: “Da due anni mia figlia è in attesa delle cure domiciliari”

Una madre lametina lancia un grido d’allarme, se non di disperazione, riguardante le lunghe liste d’attesa ospedaliere. La sua storia è stata affrontata in prima serata su una delle principali reti nazionali e evidenzia i disagi legati alle attese prolungate per le cure ospedaliere. In particolare, preoccupano le quasi cento domande ancora in sospeso al reparto di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, mettendo a rischio la salute dei giovani pazienti che necessitano di cure a cui hanno diritto.

Tra questi c’è anche la figlia di dieci anni di Giovanna, in attesa da almeno due anni di terapie di logopedia e neuropsicomotricità. La bambina è affetta dalla rara sindrome di Pitt-Hopkins, caratterizzata da gravi disabilità cognitive, problemi respiratori, epilessia, disturbi gastrointestinali e assenza del linguaggio. Giovanna spiega che sta combattendo questa battaglia per sua figlia e spera che qualcuno abbia il coraggio di rivendicare ciò che spetta loro. L’assistenza sanitaria non si limita alle terapie settimanali, ma comprende un intero mondo di cure. Le famiglie come la sua si sentono imprigionate in una sorta di regime di arresti domiciliari a causa delle difficoltà incontrate nel ricevere le cure necessarie.

Continua a leggere

Calabria

Neonato morto tra gli scogli: si cerca il padre, non si esclude la pista della prostituzione minorile.

Ci sono alcuni indagati nell’inchiesta avviata sul ritrovamento del corpo senza vita di un neonato, con il cordone ombelicale ancora attaccato, all’interno di uno zaino abbandonato tra gli scogli a Villa San Giovanni, vicino agli imbarcaderi per la Sicilia. Carabinieri e Squadra mobile, che stanno conducendo congiuntamente le indagini, avevano rintracciato la madre del neonato lo scorso fine settimana. Si tratta di una tredicenne affetta da deficit cognitivo, trovata in casa dei genitori. La ragazza è stata portata d’urgenza in ospedale e ricoverata per un possibile rischio di setticemia, poi rientrato, consentendone le dimissioni.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica e dalla Procura per i minorenni di Reggio Calabria, guidate rispettivamente da Giovanni Bombardieri e Roberto Di Palma, stanno proseguendo con il massimo riserbo, data la delicatezza della vicenda. L’attività investigativa si concentra soprattutto sul contesto familiare degradato in cui vive la tredicenne. Su delega del procuratore aggiunto Walter Ignazitto e del sostituto Tommaso Pozzati, della Procura ordinaria, e del sostituto della Procura per i minorenni Giuseppe Creazzo, sono state sentite in Questura alcune persone informate dei fatti, tra cui i familiari della giovane, che potrebbero fornire informazioni cruciali sulle circostanze della morte del neonato e sul suo abbandono.

Gli investigatori cercano di accertare se e da chi la ragazza sia stata aiutata a partorire, dato che sembra improbabile che abbia potuto fare tutto da sola. Inoltre, devono verificare se il neonato fosse già morto alla nascita o se il decesso sia avvenuto successivamente. Le risposte dovrebbero arrivare dall’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria e già eseguita. È stato disposto anche un esame del DNA sul corpo del neonato per chiarire l’identità del padre, verificando se si tratti di un giovane o di una persona più grande e se fosse a conoscenza della gravidanza della tredicenne.

Non si esclude inoltre l’ipotesi inquietante che la ragazza possa essere stata coinvolta in un giro di prostituzione minorile, considerato il degrado sociale in cui viveva. Si spera che ora possa uscire da questa situazione per costruirsi un futuro più dignitoso.

Continua a leggere

Calabria

Catanzaro | Terribile incidente su viale Magna Graecia: morta una donna

Grave incidente, questa sera a Catanzaro. Una giovane donna ha perso la vita nello scontro tra due auto avvenuto su viale Magna Graecia, all’ingresso del quartiere Aranceto. Nonostante il rapido intervento dei sanitari del 118, la donna è arrivata priva di vita in ospedale.

Le vetture coinvolte nell’incidente sono una Citroën C3 e una Ford Fiesta. Il conducente della Ford Fiesta, rimasto ferito, è stato prontamente trasportato in ospedale.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti una squadra dei vigili del fuoco e la polizia stradale per svolgere le operazioni necessarie.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Copyright © 2023 RADIO HIT 24