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Campania

Napoli, quindicenne aggredisce i genitori con un’ascia: arrestato dai carabinieri

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Un episodio di violenza familiare sconvolgente si è verificato nella serata di ieri a Napoli, dove un quindicenne ha aggredito i genitori con un’ascia, ferendoli gravemente. Il giovane è stato fermato dai carabinieri e trasferito in un centro di prima accoglienza per minori. La vicenda ha destato forte preoccupazione nell’opinione pubblica e riacceso il dibattito sul disagio giovanile e le dinamiche familiari complesse.

Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione è avvenuta nel quartiere di Ponticelli, nella periferia orientale del capoluogo campano. Durante un acceso litigio in casa, il ragazzo avrebbe afferrato un’ascia custodita in garage e si sarebbe scagliato contro i genitori, colpendoli ripetutamente. Entrambe le vittime sono state trasportate d’urgenza in ospedale, dove si trovano ora ricoverate in condizioni serie ma non in pericolo di vita.

I vicini, allarmati dalle urla, hanno chiamato il 112, permettendo ai carabinieri della compagnia di Napoli di intervenire tempestivamente. Il quindicenne è stato bloccato ancora in possesso dell’arma e condotto in caserma per gli accertamenti. Dopo aver informato il Tribunale per i Minorenni, è stato disposto l’arresto con l’accusa di tentato omicidio.

Secondo fonti investigative, il ragazzo avrebbe manifestato da tempo comportamenti violenti e problemi relazionaliall’interno del nucleo familiare. Sul caso indaga anche la Procura minorile, che sta ascoltando amici, insegnanti e assistenti sociali per ricostruire il contesto in cui è maturata l’aggressione.

L’episodio ha suscitato sgomento nella comunità locale. Il sindaco di Napoli ha espresso solidarietà alla famiglia e ha annunciato un incontro con i servizi sociali per affrontare il problema del disagio giovanile e della violenza domestica: «Non possiamo ignorare i segnali d’allarme che arrivano dai nostri ragazzi. Serve una rete di supporto più forte tra scuola, famiglia e istituzioni.»

Anche le associazioni che si occupano di minori sono intervenute, sottolineando la necessità di potenziare i programmi di educazione emotiva, ascolto psicologico e prevenzione del disagio giovanile, soprattutto nelle aree più fragili del territorio.

Il ragazzo, che ora si trova in un centro per minori a disposizione dell’autorità giudiziaria, sarà sottoposto a perizia psichiatrica per valutare la sua capacità di intendere e volere al momento dei fatti.

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Redazione Italia

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