Attualità
Sciopero all’istituto di istruzione superiore Peano di Torino
di Umberto Zollo | Torino, studenti in protesta contro le condizioni fatiscenti della scuola: “Nessun ascolto, solo silenzio e degrado”

di Umberto Zollo
Questa mattina, numerosi studenti hanno scelto di non entrare in classe presso l’istituto Peano di Corso Venezia 29 per segnalare gravi carenze strutturali. Denunciano un edificio in degrado, termosifoni non funzionanti, e aule ghiacciate, sottolineando la mancanza di fondi per le necessarie riparazioni. Inoltre, lamentano la cancellazione di gite scolastiche senza spiegazioni chiare e trasparenti, sottolineando una comunicazione istituzionale carente e un deficit di ascolto da parte della dirigenza.
La protesta, pacifica ma determinata, mira a modificare l’orario scolastico per affrontare le sfide ambientali e a installare depuratori per migliorare la qualità dell’aria, particolarmente compromessa nella zona circostante Piazza Baldissera.
I ragazzi, criticano aspramente anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, accusato di ignorare le problematiche quotidiane degli studenti e di non affrontare adeguatamente temi cruciali come la violenza di genere.
La protesta si estende anche al contesto nazionale ed europeo, con la critica al piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, visto come una priorità mal diretta rispetto alle necessità urgenti delle istituzioni educative.
Le richieste degli studenti, unite a dichiarazioni raccolte sul posto, mettono in luce un sistema scolastico sempre più orientato a formare tecnici per il mercato del lavoro, a discapito di un’educazione che promuova il pensiero critico e la cittadinanza attiva. La mancanza di trasparenza nelle decisioni istituzionali e la sottovalutazione delle opinioni degli studenti emergono come punti critici, evidenziati dall’esclusione della componente studentesca dai consigli di istituto e dalle elezioni del consiglio degli studenti.
Inoltre, le condizioni igieniche degli impianti sanitari, con bagni in stato di degrado e serrature rotte, rappresentano un ulteriore elemento di disagio per gli studenti, in particolare per le ragazze costrette a chiedere le chiavi ai bidelli per accedervi.
La protesta degli studenti è stata annunciata come solo l’inizio di un movimento continuo, con ulteriori azioni previste per il 4 aprile, evidenziando la determinazione a perseguire miglioramenti significativi all’interno della loro istituzione scolastica.


foto di Umberto Zollo
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