Abruzzo
Comunali Pescara | Operazioni illegittime, chiesto annullamento voto di giugno
A Pescara, le recenti elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno scorso sono al centro di una contestazione legale. Il sindaco uscente Carlo Masci, rappresentante del centrodestra, ha vinto al primo turno con un margine di 584 voti, superando il 50% delle preferenze. Tuttavia, un ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del capoluogo adriatico mira ad annullare o correggere gli esiti delle operazioni elettorali.
Gli avvocati Gianluigi Pellegrino e Luca Presutti hanno presentato il ricorso per conto di una cittadina e di una candidata non eletta al Consiglio comunale. Secondo il ricorso, esisterebbe un quadro di diffusa illegittimità nella conduzione delle operazioni elettorali, con irregolarità che avrebbero interessato circa due terzi delle 170 sezioni elettorali.
Tra le anomalie segnalate, in otto sezioni non sarebbero state indicate le schede autenticate, in 27 sezioni non sarebbero state riportate le schede autenticate non utilizzate, mentre in 47 sezioni si riscontrerebbero discrepanze tra le schede autenticate, utilizzate e avanzate. Inoltre, 29 sezioni mancherebbero di indicazioni sulle schede consegnate o avanzate non utilizzate. I ricorrenti hanno anche evidenziato che 156 verbali di consegna delle schede elettorali e 14 liste degli elettori e registri dei votanti non sono stati rinvenuti, mentre in undici sezioni il numero di schede autenticate risulterebbe abnorme rispetto agli iscritti.
L’Ufficio Centrale ha tentato di compensare le irregolarità riscontrate nei verbali di 34 sezioni, ma secondo i ricorrenti, ciò certifica la presenza di numerose e gravi violazioni che avrebbero influenzato la sincerità e la libertà del voto, mettendo in dubbio l’affidabilità e la genuinità del risultato finale.
Inoltre, i ricorrenti sostengono che gli eventi accaduti in oltre la metà delle sezioni, riferendosi al possibile fenomeno della “scheda ballerina”, sarebbero sufficienti a invalidare l’esito elettorale. Pertanto, si chiede al TAR di annullare i provvedimenti ritenuti illegittimi e di correggere gli esiti delle operazioni elettorali. L’udienza per il ricorso è stata fissata per il 13 settembre.
Alle elezioni, Carlo Masci ha ottenuto 31.535 preferenze, pari al 50,95%, mentre il candidato del centrosinistra, Carlo Costantini, ha raccolto 21.192 voti (34,24%). Seguono il candidato civico Domenico Pettinari con 8.096 voti (13,08%) e Gianluca Fusilli con 1.070 voti (1,73%).
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