Una nuova ondata di missili russi ha colpito nelle prime ore del mattino l’Ucraina occidentale, riaccendendo l’allarme lungo l’intero fronte orientale dell’Europa. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ucraina Rbc, che cita fonti delle forze armate nazionali, missili da crociera lanciati dalle forze russe hanno raggiunto diverse aree nelle regioni di Leopoli, Ternopil e Khmelnytskyi. Gli attacchi sono avvenuti mentre era in corso una vasta attività dell’aviazione strategica russa, con decolli di bombardieri a lungo raggio che hanno portato all’attivazione dei sistemi di difesa aerea ucraini.
Le autorità locali hanno confermato l’attivazione delle sirene antiaeree e l’intervento delle unità di difesa per intercettare i missili russi diretti verso le infrastrutture dell’Ucraina occidentale. Al momento non è stato reso noto un bilancio ufficiale di eventuali vittime o danni, ma le amministrazioni regionali hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi per diverse ore dopo l’inizio degli allarmi. L’ovest dell’Ucraina, considerato finora relativamente più sicuro rispetto alle zone orientali e meridionali, continua così a essere sempre più coinvolto nel conflitto.
L’escalation ha avuto ripercussioni immediate anche oltre confine. A causa della massiccia attività dell’aviazione russa, la Polonia ha fatto decollare in via preventiva alcuni caccia per monitorare lo spazio aereo nazionale. Lo ha comunicato su X il comando operativo delle forze armate polacche, precisando che si è trattato di una misura di sicurezza standard in presenza di minacce potenziali provenienti dall’area del conflitto. “Non è stata osservata nessuna violazione del nostro spazio aereo”, si legge nella nota ufficiale, che tuttavia conferma l’elevato livello di allerta mantenuto lungo i confini orientali della Nato.
L’attacco con missili russi sull’Ucraina occidentale si inserisce in una fase di rinnovata intensità della guerra, con Mosca che continua a colpire obiettivi strategici in diverse regioni del Paese. La difesa aerea ucraina resta sotto costante pressione, mentre l’attenzione internazionale è puntata sulla sicurezza degli Stati confinanti, in particolare della Polonia, che rappresenta uno snodo cruciale per il supporto logistico a Kiev.
