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Calabria

Operazione Scirocco | Ribassi oltre il 50% per ottenere gli appalti sui depuratori

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Si aggiudicavano le gare d’appalto con ribassi considerevoli, che in un caso hanno raggiunto il 54%. In questo modo, ottenevano la gestione dei depuratori, anche se non avevano a disposizione i mezzi adeguati per gestirli e non rispettavano le specifiche dei capitolati d’appalto. Inoltre, le acque non depurate venivano spesso scaricate direttamente sul terreno o immesse nei corpi idrici senza alcun trattamento. Questi sono solo alcuni dei dettagli rivelati dagli investigatori durante la conferenza stampa che ha presentato l’inchiesta “Scirocco” sulla depurazione in Calabria.

L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione di reato inviata dall’Arpacal di Catanzaro, che aveva riscontrato gravi irregolarità nel sistema di depurazione delle acque presso l’impianto di Soverato/Montepaone nell’agosto del 2020. I Carabinieri avevano prontamente acquisito la documentazione relativa all’impianto. L’inchiesta si è poi estesa ad altri impianti di depurazione nelle località circostanti, coinvolgendo anche alcuni tecnici comunali che sono stati indagati ma rimangono in libertà. Questi tecnici sono accusati di frode nelle forniture pubbliche e di frode nell’esecuzione dei contratti per la gestione tecnica e operativa e la manutenzione degli impianti di depurazione.

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