Attualità
Calabria alza la testa: in migliaia a Catanzaro per il diritto alla salute

Oltre 1.500 persone si sono radunate oggi a Catanzaro per partecipare alla manifestazione “Calabria alza la testa”, organizzata da L’Altravoce – Quotidiano del Sud insieme alla Cgil per rivendicare il diritto alla salute e denunciare le condizioni critiche della sanità calabrese. Cittadini, sindacalisti, rappresentanti politici e moltissimi sindaci con la fascia tricolore sono arrivati da ogni angolo della regione, rispondendo all’appello lanciato dal direttore del giornale Massimo Razzi.
Prima dell’inizio della mobilitazione in piazza, Razzi e il segretario generale della Cgil Calabria, Gianfranco Trotta, sono stati ricevuti dal prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, a cui è stato consegnato un documento che sintetizza le gravi criticità del sistema sanitario regionale. “La Calabria alza la testa e chiede il rispetto dei suoi diritti sanitari, oggi sistematicamente disattesi,” ha dichiarato Razzi, sottolineando come le carenze strutturali, nonostante la professionalità di medici e infermieri, rendano difficile ogni miglioramento. “La vita vale più del denaro, ma qui la situazione continua a peggiorare”, ha aggiunto.
Trotta ha evidenziato come la Cgil sia scesa in piazza assieme a numerosi comitati spontanei per chiedere una sanità funzionante e giusta. Ha anche criticato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, invitandolo ad ascoltare la piazza invece di politicizzare le proteste: “Negli ultimi 15 anni di commissariamento, 10 sono stati governati da forze politiche oggi al potere”.
Accorato anche l’intervento del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita: “Una regione che non garantisce lavoro e cure non ha futuro. Questa piazza è un gesto d’amore verso la Calabria e un atto di orgoglio”. Ha poi rivolto un appello a Occhiuto, chiedendogli di farsi interprete delle esigenze del popolo calabrese.
Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha parlato dal palco, immaginando una Calabria “straordinaria”, dove esiste una vera sanità territoriale, dove i cittadini non muoiono per infezioni evitabili e possono curarsi nella propria terra. “Continueremo a lottare per chi non ce l’ha fatta e per chi continua a combattere”.
Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, ha sottolineato il dovere morale di battersi per una sanità pubblica adeguata: “Siamo sempre indietro e non possiamo più accettarlo”. Dello stesso avviso Vincenzo Romeo, primo cittadino di Vibo Valentia, che ha denunciato la perdita di 31 milioni di euro da parte dell’Asp locale.
Alla manifestazione erano presenti anche diverse figure istituzionali e politiche: il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico, Anna Laura Orrico del Movimento 5 Stelle, il parlamentare europeo Sandro Ruotolo, Doris Lo Moro, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo e l’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.
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