Cronaca
Catania | 5 indagati per truffa all’Ue con falsa concessione area Sigonella
Cinque individui sono sotto indagine per presunta truffa ai danni dell’Unione Europea, che ha portato al sequestro di 441mila euro eseguito dai Carabinieri.
Secondo l’accusa, avrebbero simulato di possedere la concessione dell’area demaniale in cui è stato costruito l’aeroporto militare di Sigonella per ottenere finanziamenti europei destinati all’agricoltura. L’inganno è stato scoperto dai pubblici ministeri dell’ufficio siciliano della Procura Europea Gery Ferrara ed Amelia Luise.
L’inchiesta è stata avviata dai carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina, che hanno scoperto che una ditta catanese, dopo aver vinto un appalto per tagliare l’erba nella zona aeroportuale, ha richiesto fondi europei sostenendo di avere la concessione dei terreni (che ammontano a 368,76,13 ettari tra le provincie di Siracusa e Catania). Sfruttando una presunta ambiguità del termine “concessione”, gli indagati hanno fatto credere di aver ottenuto la concessione dei terreni, pur sapendo che questa era a favore dell’Aeronautica Militare e che il servizio richiesto riguardava solo il taglio dell’erba e non attività agricole soggette a finanziamenti europei.
Gli indagati includono due fratelli, un ex responsabile di una sede del Centro Assistenza Agricola (CAA), il proprietario dell’impresa individuale e la sua compagna, impiegata del CAA e responsabile dei controlli delle pratiche. La truffa ha portato a finanziamenti illeciti per un totale di 375.452,57 euro. Inoltre, i militari hanno scoperto che la presunta truffa ha facilitato l’assegnazione di 317 titoli di pagamento (del valore complessivo di 65.726,76 euro) all’impresa individuale a partire dal 2020.
Cronaca
Bergamo | Carica il monopattino nel bus e resta chiuso: il viaggio nel portafogli di un giovane
Un giovane di vent’anni è rimasto chiuso nel portabagagli di un pullman e ha viaggiato per circa trenta minuti in queste condizioni. Il giovane, cercando di caricare il suo monopattino sul bus sostitutivo del servizio ferroviario da Bergamo a Ponte San Pietro, ha vissuto questa disavventura. La vicenda è stata confermata dall’azienda di trasporto privato responsabile del servizio.
Secondo quanto riportato dall’Eco di Bergamo, il ragazzo è arrivato alla fermata poco prima della partenza del bus e ha chiesto all’autista di poter caricare il monopattino nel portabagagli. Poiché i bus sono dotati di apertura elettronica, l’autista non è sceso dal mezzo. Vedendo altri passeggeri salire a bordo, ha presumuto che anche il giovane fosse salito, non accorgendosi che quest’ultimo era entrato completamente nel portabagagli per sistemare il monopattino. L’autista ha quindi chiuso il portellone senza sapere che il ragazzo era rimasto incastrato all’interno.
Alla fermata successiva, il giovane è riuscito a scendere, spiegando di aver viaggiato per mezz’ora nel vano bagagli. L’autista, incredulo, ha inizialmente pensato a uno scherzo. L’azienda di trasporti ha richiamato l’autista a una maggiore attenzione e ha esortato i passeggeri a non entrare nel vano bagagli, invitandoli a chiedere assistenza in caso di necessità. La vicenda è ora sotto l’attenzione di Trenord, che gestisce il servizio sostitutivo ferroviario.
Cronaca
Catania | Chiama la polizia dopo una rapina subita ma nascondeva marijuana: donna arrestata
I poliziotti del commissariato Borgo Ognina hanno arrestato una donna di 41 anni per spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento è scaturito da una chiamata al 112 da parte di una persona che aveva appena subito una rapina da parte di due sconosciuti mentre passeggiava in strada con la sua compagna. Durante l’aggressione, i rapinatori gli avevano sottratto un marsupio contenente denaro e documenti personali.
Giunti sul posto, i poliziotti hanno raccolto la denuncia dell’uomo, notando che la sua compagna appariva particolarmente nervosa e insofferente alla loro presenza. Inoltre, gli agenti avvertivano un forte odore di marijuana provenire dalla borsa della donna e hanno quindi proceduto a perquisirla. All’interno della borsa hanno trovato diverse buste di marijuana, hashish, cocaina, circa 30 flaconi di metadone e una somma di 640 euro.
Per questi motivi, i poliziotti hanno arrestato la donna per spaccio di stupefacenti, procedendo al sequestro della sostanza e del denaro, ritenuto provento dell’attività di spaccio. Sono in corso indagini per accertare l’esatto svolgimento dei fatti, con particolare riguardo alla rapina riferita.
Cronaca
Milano | Tragedia in officina: Antonio Tollardo avrebbe cercato di salvare i genitori
Venerdì 14 giugno, un incendio devastante ha colpito l’officina al civico 8 di via Fra Galagario a Milano, portando alla morte di Carolina De Luca, Silvano Tollardo e il loro figlio Antonio. I vigili del fuoco hanno trovato i tre corpi nel corridoio, con i volti anneriti dalla fuliggine, suggerendo un tentativo di fuga disperato e infruttuoso.
La famiglia Tollardo, residente al terzo piano del palazzo, è stata presumibilmente sorpresa dall’incendio e dalla rapida propagazione del fumo nero. Nelle prime fasi dell’emergenza, potrebbero aver deciso di rimanere in casa, credendo di essere più sicuri al suo interno.
Le autorità stanno ora cercando di stabilire le cause precise dell’incendio e le circostanze che hanno portato alla tragica morte della famiglia. Il nucleo investigativo antincendio di via Messina è stato incaricato dalla procura di Milano di condurre le indagini. I prossimi giorni saranno cruciali per raccogliere prove e determinare cosa abbia scatenato le fiamme e la loro rapida diffusione nell’edificio.
La procura ha avviato un’inchiesta con le ipotesi di omicidio e incendio colposo. Fabrizio Antonio Ghiani, titolare dell’officina, è stato iscritto nel registro degli indagati per garantire i suoi diritti legali durante le indagini. Chi conosce Ghiani lo ha descritto come un lavoratore instancabile e un professionista stimato nella sua comunità.
Nei prossimi giorni, verrà eseguita l’autopsia sui corpi di Carolina De Luca, Silvano Tollardo e Antonio, al fine di fornire ulteriori dettagli sulla loro tragica fine. La comunità locale è scossa da questo evento doloroso, mentre le autorità continuano a lavorare per fare luce su questa terribile tragedia.
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