Rabiot: le dichiarazioni che fanno sognare i tifosi rossoneri

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“Se vinciamo lo scudetto mi faccio un tatuaggio” – L’intervista a Sky Sport

Adrien Rabiot si racconta in una lunga intervista a Sky Sport e analizza la stagione del Milan con spirito critico e grande ambizione. Il centrocampista francese non nasconde le sue aspettative e lancia messaggi chiari ai compagni sulla mentalità necessaria per competere ai massimi livelli.

La mentalità vincente che manca

Il francese è diretto: la squadra ha perso punti per strada a causa di un approccio mentale sbagliato. “Ci rilassiamo troppo dopo aver ottenuto buoni risultati”, ammette Rabiot, sottolineando come sia fondamentale mantenere lo stesso livello di concentrazione contro tutte le squadre. La solidità mentale è la chiave per non disperdere quanto costruito partita dopo partita.

Leao può fare il salto di qualità

Sul talento portoghese, Rabiot è ottimista ma esigente. Ha notato un cambiamento positivo nell’atteggiamento di Rafael Leao, un’evoluzione che parte proprio dalla mentalità in campo. “Ha grandi potenzialità, ma deve mantenerle con costanza”, spiega il centrocampista. Il messaggio è chiaro: il futuro del numero 10 rossonero dipende esclusivamente dalla sua voglia di crescere e dalla determinazione nel capire fino a dove vuole arrivare.

Maignan, il portiere insostituibile

Le parole più significative Rabiot le riserva per Mike Maignan, il capitano e amico che anni fa lo aveva già corteggiato per portarlo al Milan. “È uno dei migliori portieri al mondo, insostituibile”, dichiara senza esitazioni. Il francese sottolinea come Magic Mike sia fondamentale per la squadra, capace di decidere le partite con le sue parate. “È amato da tutti i compagni, una figura chiave per il club“, aggiunge, auspicando che rimanga a lungo in rossonero.

“Non ho tatuaggi, ma potrei farmene uno se dovessimo vincere il campionato. Sarebbe un tatuaggio ancora più importante.”

Lo scudetto? Rabiot ci crede

Pur riconoscendo che l’obiettivo ufficiale del club è il quarto posto, Rabiot personalmente punta più in alto. “Non mi accontento”, afferma con convinzione. Il centrocampista vuole trasmettere la mentalità vincente ai compagni meno esperti e non esclude nulla. La promessa del tatuaggio in caso di trionfo è la dimostrazione di quanto creda in questo progetto.

Allegri, il vero cambiamento

L’allenatore è considerato il fattore decisivo rispetto alla scorsa stagione. Rabiot elogia Allegri sia dal punto di vista tattico che umano, sottolineando come il mister abbia un impatto fondamentale sulla mentalità della squadra. “Mi capisce, a volte anche senza parlare. Con lui c’è un rapporto speciale”, confessa il francese.

La realtà dello scudetto: un’analisi lucida

Nonostante l’ambizione di Rabiot, va riconosciuto che il Milan parte svantaggiato rispetto alle big del campionato come Inter e Napoli. La rosa rossonera non dispone dello stesso numero di giocatori in grado di fare la differenza costante.

Come lo stesso Allegri ha sempre dichiarato e come tutti concordano, la squadra è stata costruita per qualificarsi in Champions League, non per vincere lo scudetto. Gli errori di mercato pesano: l’ultimo acquisto, Fullkrug seppur a parametro zero e utile per arricchire la rosa, non è il giocatore che può far fare il salto di qualità decisivo.

Per competere davvero per il titolo servirebbero acquisti di altro livello, in particolare un bomber di razza. Il reparto avanzato del Milan è storicamente un punto debole da decenni, e questa lacuna continua a pesare sulle ambizioni della squadra. Senza un vero finalizzatore di classe mondiale, anche la migliore mentalità rischia di non bastare.