Scandalo all’Eliseo: Arrestato il custode dell’argenteria, vendeva i tesori di Stato sul web

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Un furto che colpisce il cuore pulsante delle istituzioni francesi. Il maggiordomo dell’argenteria del Palazzo dell’Eliseo, colui che per anni è stato il custode dei servizi più preziosi della residenza presidenziale, è stato arrestato dalle autorità di Parigi con l’accusa di aver sottratto pezzi pregiatissimi del patrimonio statale.

Insieme a lui, la polizia ha fermato due complici, sospettati di aver collaborato nella ricettazione di porcellane e posate di valore inestimabile, messe poi in vendita su comuni siti di aste online.


La refurtiva: patrimonio nazionale all’asta

Il valore della merce sottratta è stato stimato in circa 40.000 euro, ma il danno culturale supera di gran lunga la cifra economica. Tra i pezzi identificati dagli inquirenti figurano:

  • Porcellane di Sèvres: Manufatti storici provenienti dalla celebre manifattura reale, utilizzati durante i pranzi di Stato per accogliere capi di governo e regnanti.
  • Posateria in argento massiccio: Pezzi punzonati che fanno parte del “Tesoro dell’Eliseo”, considerati a tutti gli effetti patrimonio nazionale francese.

Il meccanismo era tanto audace quanto rischioso: gli oggetti sparivano gradualmente dai magazzini della residenza per poi ricomparire su piattaforme digitali, dove venivano proposti a collezionisti privati ignari della provenienza illecita.

L’inchiesta e il “tradimento” della fiducia

Le indagini sono scattate dopo un inventario interno che ha evidenziato diverse mancanze ingiustificate. Gli inquirenti della brigata per la repressione della delinquenza (BRDP) sono riusciti a risalire al maggiordomo seguendo la traccia digitale delle vendite online.

  1. L’arresto: L’uomo, la cui identità non è stata resa pubblica per ragioni di sicurezza, ricopriva un ruolo di altissima fiducia che gli permetteva accesso libero ai depositi più protetti.
  2. Il metodo: Sfruttando la conoscenza dei turni e dei protocolli di inventario, sottraeva pochi pezzi alla volta per non destare sospetti immediati.
  3. I complici: Le due persone arrestate insieme a lui fungevano da intermediari logistici, occupandosi della spedizione degli oggetti e della gestione dei pagamenti elettronici.

Imbarazzo per la sicurezza presidenziale

L’episodio ha sollevato pesanti interrogativi sui protocolli di sicurezza e sorveglianza all’interno del Palazzo dell’Eliseo. Come è stato possibile che beni appartenenti alla nazione fossero portati fuori dalla residenza più sorvegliata di Francia senza che nessuno se ne accorgesse?

La Presidenza della Repubblica ha confermato di aver avviato un’indagine amministrativa interna parallela a quella giudiziaria, ribadendo che la giustizia farà il suo corso per punire quello che è stato definito un “grave affronto alle istituzioni e al patrimonio francese”.