Al Liceo classico Giulio Cesare di Roma si registrano decise misure disciplinari dopo la comparsa di una seconda “lista stupri” all’interno dell’istituto, episodio che ha nuovamente scosso studenti, famiglie e docenti.
La nuova lista — ritrovata nei locali della scuola a fine occupazione, dopo che l’istituto era stato temporaneamente autogestito da alcuni studenti — conteneva nomi di due professoresse ed era accompagnata da insulti e parolacce rivolti anche alla dirigente scolastica, Paola Senesi.
Provvedimenti: 5 in condotta e gite annullate
Alla luce di questi fatti, il Consiglio dei docenti insieme alla dirigenza scolastica ha deliberato una serie di provvedimenti contro gli studenti identificati come presenti durante i giorni dell’occupazione. Cinque di loro hanno ricevuto la nota di “5 in condotta”, una valutazione disciplinare grave che, se confermata anche nel secondo quadrimestre, comporterebbe la bocciatura automatica degli studenti coinvolti.
Inoltre, tutte le gite scolastiche in programma sono state annullate come misura cautelare e disciplina generale dell’istituto.
Occupazione e contesto
La scuola era stata oggetto di occupazione da parte di alcuni studenti nelle scorse settimane, un fenomeno che si era già verificato dopo la prima lista comparsa nei bagni, con nomi di studentesse e studenti sotto l’intestazione “lista stupri”.
Questa seconda iscrizione, però, sembra aver amplificato la preoccupazione all’interno dell’istituto proprio perché ha coinvolto il personale docente, rendendo la situazione ancora più delicata dal punto di vista sia educativo che disciplinare.
Reazioni e dibattito
Nel corso delle riunioni per discutere i provvedimenti, alcuni genitori hanno espresso perplessità sull’equità delle sanzioni, sottolineando che gli studenti identificati erano presenti nell’edificio “a qualunque titolo” nei giorni dell’occupazione — anche se non necessariamente direttamente responsabili delle scritte offensive.
La comparsa di queste liste ha inoltre alimentato un dibattito più ampio su come affrontare nelle scuole tematiche sensibili come rispetto, violenza di genere e discriminazione, mentre le autorità scolastiche cercano di contemperare tra disciplina e prevenzione di comportamenti che possano ledere la dignità di studenti e docenti.
