Crisi Toro, rabbia su Cairo: domani contro Milan la resa dei conti in panchina. 14 punti in 14 partite!

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Sarà un Olimpico in fermento, tra speranze e tempesta. Stadio Esaurito!

Domani l’Olimpico di Torino si trasformerà in un calderone ribollente, con il Toro che affronta il Milan in una partita che sa di sliding doors per la Serie A 2025/2026. Non è solo calcio, è un dramma che tiene incollati i granata: 14 punti in 14 giornate, un bottino magro per una squadra costruita per galleggiare a metà classifica, lontana dai brividi della zona retrocessione. Eppure, qui c’è odore di crisi profonda. Marco Baroni, il tecnico arrivato con promesse di riscatto, siede su una panchina che scricchiola: una sconfitta pesante contro i rossoneri – e il Diavolo arriva da tre vittorie consecutive (escluso la sconfitta contro la Lazio in Coppa Italia) – potrebbe essere fatale, l’ultima sua gara sotto la Mole. I tifosi, stanchi di illusioni svanite, puntano il dito su Urbano Cairo, presidente da anni nel mirino delle contestazioni. “Basta chiacchiere, vogliamo risultati!”, dice Biagio un super tifoso granata. E dai social ai cori dello stadio il discorso non cambia… Questa Torino-Milan non è una semplice giornata di campionato: è il termometro di una squadra che sembra sul punto di implodere, con un attacco sterile (appena 12 gol segnati) e una difesa che ha concesso 23 reti. Ma attenzione, i granata hanno fame: un guizzo, e l’esplosione negativa potrebbe tramutarsi in un boato di gioia. Pronti a vibrare?

Baroni sotto torchio: i numeri che non perdonano

Parliamo chiaro, la panchina di Marco Baroni pende a un filo. Con soli 14 punti in 14 giornate, il Torino langue al 13° posto, pari punti con il Cagliari che ha vinto oggi in casa contro la Roma a soli 5 lunghezze dalla zona calda. Per una rosa allestita con ambizioni europee residue – pensate a investimenti su Zapata (al rientro dopo l’infortunio) e Simeone – è un flop quasi che brucia. Baroni ha ereditato un gruppo solido, ma i risultati gridano vendetta: media di 1 gol a partita, percentuale di possesso palla al 48% contro il 55% degli avversari. In caso di tonfo contro il Milan, i bookmakers già quotano l’esonero del tecnico granata a 1.50. Domani, contro un Allegri che vola con 28 punti, sarà il test definitivo. Se il Toro perde di tre gol o più, è la fine. I tifosi lo sanno, e l’aria è elettrica.

Il Milan, macchina da trasferta: statistiche che spaventano

Passiamo ai rossoneri, un Milan in netta ascesa che arriva a Torino con le pile cariche (in campionato). Dopo 14 turni, 28 punti e una striscia di due vittorie consecutive: Pulisic e Leao hanno martellato 10 gol in coppia. Per i granata, sarà un incubo: il Milan concede solo 0.9 gol a gara in trasferta, grazie a un Tomori & c. in buona forma. Baroni dovrà inventare, magari con un Vlasic più aggressivo in marcatura. Altrimenti, è notte fonda.

I protagonisti granata: da Zapata (al rientro) al vuoto cosmico

Zoomiamo sui singoli, perché in questa Torino-Milan i eroi possono nascere o morire. Duvan Zapata, il bomber colombiano costato una fortuna, doveva essere il faro: 0 gol stagionali. Contro il Milan, dove ha segnato due volte in carriera, potrebbe essere il match-winner: immaginate un suo stacco di testa sul cross di Maripan, l’Olimpico in delirio! E i tifosi? Esasperati, con petardi e striscioni anti-Cairo che già scaldano l’atmosfera. Il presidente, nel mirino da anni per plusvalenze dubbie e mancati colpi, incassa fischi: “Cairo via!”, il coro che riecheggia. Questa crisi non è solo tecnica, è emotiva – una polveriera pronta a esplodere.

Tifosi in subbuglio: l’esplosione negativa che fa paura

Qui entriamo nel cuore pulsante della partita: il Torino di oggi è una bomba a orologeria, tornata ai fasti negativi di stagioni buie. Con 14 punti in 14 giornate, la squadra allestita per l’Europa League, e i supporter non ci stanno più. Urbano Cairo, bersaglio fisso delle contestazioni, vede la Curva Maratona unita in un fronte di rabbia: banner ironici (zero trofei recenti) e appelli per un cambio ai vertici. È un circolo vizioso: risultati scarsi alimentano il malcontento, che a sua volta zavorra il campo. Domani, contro il Milan, un pari potrebbe placare gli animi, ma una batosta? Esplosione totale, con Baroni fuori e la piazza in piazza!  

Un bivio che cambierà tutto, e voi da che parte state?

Questa Torino-Milan non è solo tre punti: è il crocevia di una stagione che potrebbe salvare o affondare il Toro. Con Baroni a rischio e Cairo sotto assedio, l’impatto è enorme – una squadra esasperata rischia di implodere, ma un guizzo potrebbe riaccendere la fiamma granata, riportando gioia in una tifoseria che merita di più. Riflettendoci, è il calcio vero: emozioni crude, gol che valgono sogni, contestazioni che scuotono. E se il Toro stupisse? Immaginate l’urlo collettivo. Ora tocca a voi: correte allo stadio o davanti alla tv, commentate qui sotto il vostro pronostico – chi vince, e perché? Condividete, e fatemi sapere se credete ancora in questo Toro!