Non solo una giornata di commemorazione, ma un impegno concreto che si declina in teatro, formazione e presenza sul territorio. I carabinieri di Torino scendono in campo con una strategia a 360 gradi: sensibilizzare, informare, esserci. Perché contro la violenza di genere serve esserci sempre.
Il 25 novembre non è una data qualsiasi per i Carabinieri di Torino. È il giorno in cui l’impegno contro la violenza sulle donne si fa ancora più visibile, capillare, concreto. Quest’anno il Comando Provinciale ha scelto di parlare attraverso il teatro, la presenza nei quartieri e l’ascolto diretto nei luoghi dove la gente vive, fa la spesa, si incontra.
Al centro dell’iniziativa c’è “L’urlo dentro”, uno spettacolo teatrale nato dalla collaborazione tra l’Arma e gli studenti dell’Istituto Curie-Vittorini di Grugliasco. Tre repliche nell’arco della giornata, con un intervento finale dei Carabinieri dopo la prima performance. Un modo diverso di parlare di violenza di genere: attraverso le voci, i corpi e le emozioni dei ragazzi che hanno messo in scena storie difficili, dolorose, ma necessarie.
Ma il cuore pulsante di questa giornata batte anche nelle piazze, nelle sale consiliari, nelle scuole. Dal 22 al 29 novembre, i militari dell’Arma saranno protagonisti di una serie di incontri distribuiti tra Torino e provincia. Si parte alle 10.30 nella sala consiliare di Borgone di Susa, per poi proseguire la sera stessa a Groscavallo. Il 25 novembre gli appuntamenti si moltiplicano: Ciriè al mattino, Leinì e Castiglione Torinese in serata. Seguiranno Sant’Antonino di Susa il 27, il Liceo Isaac Newton di Chivasso e la sede della Croce Rossa di Nichelino il 28, fino a chiudere il 29 novembre a Rivoli.
Non solo parole. I Carabinieri saranno fisicamente presenti con stand informativi in 15 centri commerciali tra città e provincia, dal 22 novembre al 30 novembre. Luoghi strategici, dove le persone passano ogni giorno: Le Gru a Grugliasco, Le Porte di Torino, 8 Gallery, Settimo Cielo a Settimo Torinese, ma anche nei comuni più piccoli come Vaie, Pavone Canavese, Oulx e Susa. Ovunque ci sarà la possibilità di avvicinarsi, chiedere, sapere. E magari trovare il coraggio di parlare.
Un altro segno tangibile dell’adesione alla causa è l’illuminazione in arancione delle caserme il 25 novembre, in linea con la campagna internazionale “Orange the World”, promossa in Italia dal Soroptimist International. Un colore che non passa inosservato e che vuole accendere i riflettori su un fenomeno che non può più restare nell’ombra.
L’iniziativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino dimostra che la lotta contro la violenza di genere non si combatte solo con le denunce e gli arresti, ma anche con la cultura, l’educazione e la vicinanza. Esserci, sempre. Anche quando nessuno guarda.
