Trump ordina di ripristinare la pena di morte

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Una decisione destinata a far discutere in tutto il mondo: il presidente Donald Trumpha firmato un ordine esecutivo per ripristinare la pena di morte nel District of Columbia, dove era stata abolita da oltre mezzo secolo.

L’annuncio, dato dalla Casa Bianca in conferenza stampa, segna una svolta senza precedenti nelle politiche penali della capitale federale, finora considerata una delle aree più garantiste degli Stati Uniti.


La misura

Secondo quanto dichiarato, il provvedimento prevede la possibilità di applicare la pena capitale nei casi di omicidio aggravato, terrorismo e crimini contro lo Stato. La Casa Bianca ha sottolineato che la misura rientra in un più ampio piano di contrasto alla criminalità violenta e al narcotraffico.

«La pena di morte – ha detto Trump – è uno strumento di giustizia necessario. Chi uccide, chi semina terrore, chi distrugge vite innocenti deve sapere che pagherà il prezzo più alto».

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Le reazioni

Immediata la reazione di associazioni per i diritti civili e organizzazioni internazionali, che parlano di una scelta “regressiva e disumana”. Amnesty International ha già annunciato una campagna di mobilitazione contro la decisione, mentre diversi senatori democratici hanno anticipato possibili ricorsi giudiziari.

Anche all’interno del District of Columbia non mancano polemiche: il consiglio locale, da anni impegnato nella difesa dei diritti umani, ha dichiarato che la misura «mina l’autonomia del distretto e i principi di civiltà giuridica».


Un ritorno al passato

La pena capitale a Washington era stata abolita nel 1957. Da allora nessuna amministrazione, repubblicana o democratica, aveva tentato di reintrodurla. L’ordine di Trump segna dunque una rottura storica, che potrebbe avere ricadute anche in altri Stati, dove il dibattito sulla pena di morte è tornato ad accendersi.

Nei prossimi giorni la Corte Suprema sarà chiamata a valutare la legittimità costituzionale del provvedimento, in quello che si annuncia come un nuovo capitolo dello scontro politico e culturale americano.

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