Un allarme riguarda la sicurezza dei dati nel settore alberghiero italiano: sono in vendita sul dark web migliaia di documenti personali scansionati da ospiti in almeno quattro hotel italiani.
Hotel coinvolti
- Hotel Continentale – Trieste: secondo la società di sicurezza Brinztech, sono stati trafugati oltre 17.000 documenti di identità e passaporti in alta risoluzione – immagini JPG – raccolte durante il check-in.
- Hotel Regina Isabella: situato sull’isola d’Ischia, è stato coinvolto in un altro caso simile. Circa 6.300 scansioni di documenti personali (passaporti e carte d’identità) sono ora in vendita in formati JPG, PNG e PDF. Il file con i dati è presumibilmente estratto da un cloud privato.
- Hotel Casa Dorita: come riportato da HackNotice, si tratterebbe di un’ulteriore struttura colpita, con i documenti dei clienti emersi nel dark web.
- Un quarto albergo italiano è stato menzionato da un esperto su X (Twitter), sottolineando una vendita in corso di migliaia di documenti dei clienti, ma non è stato ancora identificato con precisione.
Implicazioni gravi
La sottrazione di documenti di identità ad alta qualità costituisce una minaccia gravissima per i clienti: i dati possono essere utilizzati per furto d’identità, apertura di conti bancari fraudolenti o richieste di prestiti a nome delle vittime. Inoltre, le strutture alberghiere coinvolte potrebbero essere esposte a pesanti sanzioni ai sensi del GDPR, che impone notifiche entro 72 ore all’autorità garante e adozione di misure correttive rapide.
