Giro d’Italia Women 2025: sfida epica tra le grandi regine della montagna

di Umberto Zollo

Il Giro d’Italia Women 2025 si prepara a scrivere una nuova, entusiasmante pagina del ciclismo femminile. Dall’incantevole Bergamo Alta all’autodromo di Imola, saranno otto giorni ad altissima intensità per le 154 atlete pronte a sfidarsi lungo 919,2 km tra Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, con uno sconfinamento a San Marino.

Organizzato da RCS Sport e valido per l’UCI Women’s World Tour, il Giro scatterà domenica 6 luglio e si concluderà domenica 13, appena prima del Tour de France maschile: un’occasione per brillare anche sotto i riflettori internazionali, condividendo copertura mediatica e passaggi televisivi.

L’edizione numero 36 sarà caratterizzata da otto tappe estremamente varie, che promettono spettacolo per tutte le specialiste.

Si parte con una cronometro cittadina a Bergamo (14,2 km), subito decisiva per delineare le prime gerarchie. Il giorno successivo sarà già tempo di salite con l’arrivo ad Aprica, mentre la terza tappa verso Trento include il temibile Passo del Tonale, pronto a scompaginare i piani delle sprinter.

Il quarto giorno si fa sul serio: la tappa da Castello Tesino a Pianezze, con l’ascesa finale al Muro di Ca’ del Poggio, potrebbe rimescolare la classifica. Dopo la tappa pianeggiante di Monselice, spazio alle fughe nella sesta frazione da Bellaria a Terre Roveresche.

Ma è con la settima tappa, regina del Giro, che il gruppo affronterà le salite di Moria, La Croce e La Forchetta, prima della micidiale scalata di Monte Nerone (17 km con pendenze oltre il 12%). Il finale a Imola non sarà affatto una passerella: le salite del circuito mondiale di Mazzolano e Cima Gallisterna potrebbero decidere tutto sull’ultima linea del traguardo.

Oltre alla Maglia Rosa riservata alla leader della classifica generale, saranno in palio:

• la Maglia Azzurra per la miglior scalatrice (KOM),
• la Maglia Ciclamino per la classifica a punti,
• la Maglia Bianca per la miglior giovane under 23.

Tutti gli occhi saranno puntati su Elisa Longo Borghini, campionessa in carica e ancora in maglia tricolore. L’azzurra, in forza alla UAE, dovrà però difendersi da una concorrenza stellare.

La squadra più temuta? SD Worx-Protime, regine del Women’s World Tour, si presentano al via senza pressioni da classifica ma con un arsenale da paura: Lotte Kopecky, Lorena Wiebes e soprattutto il ritorno clamoroso di Anna van der Breggen, già quattro volte vincitrice del Giro, al rientro dopo il ritiro.

Tra le rivali più pericolose figura Marlen Reusser (Movistar Team): vincitrice del Tour de Suisse e seconda alla Vuelta Femenina, la cronometro iniziale sembra cucita su misura per lei.

Da non sottovalutare anche:

• Ashleigh Moolman Pasio, due volte seconda al Giro,
• la coppia francese Juliette Labous ed Evita Muzic,
• Pauliena Rooijakkers (Fenix-Deceuninck),
• la tedesca Antonia Niedermaier, già protagonista nel 2022 con la vittoria a Ceres.

Il movimento italiano si affida alle ambizioni di Monica Trinca Colonel (Liv Alula Jayco), vicecampionessa nazionale, e al terzetto della PicNic PostNL: Francesca Barale, Eleonora Ciabocco (campionessa U23) e Marta Cavalli, in ripresa dopo stagioni difficili. Anche se inevitabilmente il Giro Women subirà la concorrenza mediatica del Tour maschile, il posizionamento nel calendario e la qualità delle atlete al via lo rendono uno degli appuntamenti più prestigiosi dell’anno. Le salite leggendarie, i nomi altisonanti e la battaglia per la maglia rosa assicurano un racconto tutto da vivere, giorno dopo giorno.