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Proteste a Los Angeles contro i raid migratori: Trump invia la Guardia Nazionale, tensione con Newsom

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Nuove proteste sono esplose a Los Angeles contro i raid delle autorità federali per l’immigrazione. I manifestanti si sono radunati davanti a un punto vendita Home Depot, dove sono scoppiati scontri con la polizia. Gli agenti hanno fatto uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla. Decine di persone sono state fermate in seguito alle manifestazioni che si erano già verificate nel centro della città il giorno precedente.

Tom Homan, lo “zar dei confini” nominato da Donald Trump, è giunto in città e ha annunciato l’immediato invio della Guardia Nazionale per supportare le forze dell’ordine federali. Intanto il segretario alla Difesa, Peter Hegseth, ha avvertito su X che i marines di stanza a Camp Pendleton sono stati posti in stato di massima allerta e potrebbero essere mobilitati. Hegseth ha definito le proteste una “minaccia per la sicurezza nazionale”, accusando i cartelli criminali di orchestrare un’“invasione pericolosa”.

Il presidente Donald Trump, intervenendo sulla piattaforma Truth Social, ha criticato duramente le autorità locali, definendo il governatore della California Gavin Newsom e la sindaca di Los Angeles Karen Bass “inetti”. Trump ha firmato un memorandum per l’invio di 2.000 agenti della Guardia Nazionale, con l’obiettivo – secondo la portavoce Karoline Leavitt – di fermare “illegalità e saccheggiatori lasciati liberi di agire”.

Il governatore Newsom ha replicato affermando che la presenza dei soldati è motivata solo da una “volontà di spettacolo” e ha invitato i manifestanti alla non violenza. In un messaggio su X ha scritto: “Non dateglielo. Non usate mai la violenza. Parlate pacificamente”. Newsom ha inoltre accusato l’amministrazione Trump di promuovere rastrellamenti “sconsiderati e crudeli”, che distruggono famiglie e minano la fiducia nelle istituzioni.

Anche Stephen Miller, consigliere della Casa Bianca, ha preso posizione, definendo le proteste un’“insurrezione” contro gli Stati Uniti. Le tensioni tra autorità federali e governatori democratici aumentano, mentre la California diventa il centro dello scontro politico sulla gestione dell’immigrazione e dell’ordine pubblico.

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Redazione Italia

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