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Dazi, Trump studia un piano B e attacca la Cina: “Ha violato gli accordi, perderemo credibilità se non reagiamo”

Washington, 1 giugno 2025 – La battaglia commerciale tra Stati Uniti e Cina è tornata ad accendersi. Il presidente Donald Trump ha lanciato un nuovo affondo contro Pechino, accusandola di aver violato l’accordo preliminare firmato il 12 maggio a Ginevra, che prevedeva la sospensione dei dazi per 90 giorni.
“La Cina ha completamente disatteso i suoi impegni”, ha scritto Trump su Truth Social, rilanciando il confronto e dichiarando che introdurrà comunque nuove tariffe, anche se dovesse perdere la battaglia legale in corso negli Stati Uniti.
Trump prepara un “piano B” per aggirare i giudici
Frustrato dagli ostacoli giudiziari, il team del presidente sta lavorando a strade alternative per mantenere i dazi, anche senza il supporto del Congresso. Una delle opzioni è l’utilizzo del Trade Act del 1974, che prevede la possibilità di imporre tariffe fino al 15% per 150 giorni in caso di “squilibri globali”.
La Casa Bianca, tuttavia, teme che questo venga interpretato come un’ammissione di debolezza e spera nell’intervento della Corte Suprema, a maggioranza conservatrice, come ultima risorsa per legittimare la strategia commerciale di Trump.
Il fronte anti-Cina: dazi, visti e limitazioni all’export
Oltre ai dazi, l’amministrazione ha inasprito i controlli sui visti per studenti cinesi (oltre 277.000 negli USA) e ha introdotto restrizioni all’export verso aziende tecnologiche considerate sensibili.
“Fermare lo spionaggio cinese è una priorità nazionale”, ha dichiarato Stephen Miller, vice capo dello staff della Casa Bianca.
Dialogo con l’Europa, tensioni con Pechino
Mentre i rapporti con la Cina si fanno più tesi, continuano i contatti con l’Unione Europea per raggiungere un’intesa commerciale entro il 9 luglio. Il commissario europeo Maros Sefcovic ha confermato i colloqui con il segretario americano Howard Lutnick, sottolineando l’importanza di soluzioni condivise e sostenibili.
“Il nostro impegno resta massimo. Vogliamo costruire un nuovo equilibrio commerciale transatlantico”, ha detto Sefcovic.
Bessent (Tesoro USA): “Serve un nuovo slancio nei negoziati con la Cina”
Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha ammesso che i negoziati con Pechino sono in stallo e potrebbero riprendere solo dopo una nuova telefonata tra Trump e Xi Jinping. Intanto, l’amministrazione americana ribadisce che la Cina e l’UE restano i principali responsabili del deficit commerciale statunitense.
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