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Lucca–Pisa infuocata: Hoole trionfa a sorpresa, la Maglia Rosa resta a Del Toro

di Umberto Zollo | Daan Hoole si prende la scena nella crono di Pisa: è il primo trionfo WorldTour, Italia protagonista

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di Umberto Zollo

Dopo il secondo giorno di riposo, il Giro d’Italia 2025 riparte con la sua seconda e ultima cronometro, una sfida contro il tempo che si snoda per 28,6 chilometri da Lucca a Pisa. Un tracciato per specialisti, veloce e tecnico, con un’unica insidia altimetrica nella salita che precede la galleria dei Monti Pisani. Ma è lì, proprio in quel tratto centrale, che si è deciso tutto.

A brillare sul pavé finale di Piazza dei Miracoli, davanti alla Torre pendente, è stato Daan Hoole. L’olandese della Lidl-Trek ha sfoderato una prestazione superlativa, imponendosi con il tempo di 32’30” e centrando così il primo successo WorldTour della carriera, dopo il titolo nazionale a cronometro del 2024.

Alle sue spalle, il grande favorito della vigilia, Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), si è dovuto accontentare della seconda piazza a 7”, mentre Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) ha chiuso terzo con un ritardo di 10”. Ottimi segnali anche dagli italiani: Mattia Cattaneo (4° a 23”) e Edoardo Affini (5° a 24”) hanno tenuto alta la bandiera azzurra, così come Marco Frigo, ottavo a 47”.

Il primo tempo di riferimento è quello di Michael Hepburn (Jayco-AlUla), ma l’australiano viene presto superato da Hayter. Sembra il preludio al trionfo del britannico, ma nel tratto tra Pontetetto e Asciano, Hoole spinge rapporti lunghissimi e guadagna secondi preziosi. È lì che costruisce la sua vittoria, resistendo poi al ritorno di Tarling, mentre Wout van Aert, spentosi dopo un buon avvio, e Jay Vine, rallentato da una foratura, devono alzare bandiera bianca.

Il maltempo complica i piani dei big. La pioggia, arrivata proprio quando a partire sono gli uomini di classifica, cambia completamente lo scenario. Alcuni riescono comunque a limitare i danni. Il migliore tra loro è Primož Roglič, che, sfruttando un tracciato ancora in parte asciutto, chiude in 33’45”, guadagnando tempo su tutti i suoi rivali.

L’attesa era tutta per lui: Isaac Del Toro, in Maglia Rosa dopo l’impresa sulle Strade Bianche, si presenta al via con un vantaggio rassicurante. Ma la cronometro non fa sconti: il giovane messicano cede 1’17” a Roglič, 48” a Juan Ayuso, 29” ad Antonio Tiberi e 39” a Simon Yates. Il suo tempo finale di 34’52” è lontano dai migliori, ma sufficiente per conservare, seppur a fatica, il simbolo del primato.

Con i primi cinque racchiusi in appena 78 secondi, e altri sette corridori alle loro spalle in meno di 40”, la situazione è tutt’altro che definita. Le grandi montagne devono ancora arrivare e ogni dettaglio potrà fare la differenza. Ma intanto, il nome da ricordare è quello di Daan Hoole, il cronoman silenzioso che ha steso tutti all’ombra della Torre.

Ordine d’arrivo della 10ª tappa (Lucca > Pisa, 28,6 Km)

  1. Daan Hoole (Lidl-Trek) – 32’30’’
  2. Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) – +7’’
  3. Ethan Hayter (Soudal-Quick Step) – +10’’

Classifica generale dopo la 10ª tappa

  1. Isaac del Toro (UAE Emirates-XRG) – 34h11’37’’
  2. Juan Ayuso (UAE Emirates-XRG)  – +25’’
  3. Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious)  – +1’01’

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Umberto Zollo

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