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Calabria

Cuzzupi: “Sarà bello festeggiare l’8 marzo quando per le donne non ci saranno più violenze e discriminazioni”

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L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, rappresenta un momento di riflessione più che di celebrazione. A sottolinearlo è Ornella Cuzzupi, Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, Componente del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e Segretario Nazionale dell’UGL Scuola.

La riflessione di Ornella Cuzzupi sull’8 marzo

“La giornata dedicata alla donna mi ha sempre dato un senso di incompiutezza nella sua terminologia” afferma Cuzzupi. “Se consideriamo il passato, grandi passi avanti sono stati fatti, ma la quotidianità ci mostra ancora troppi episodi di violenza, discriminazione e dolore. Più che una festa, dovremmo parlare di una ricorrenza che ci ricorda i drammi che si ripetono con spaventosa frequenza. Oggi più che mai, è necessario operare concretamente per le donne e non limitarsi a celebrare le conquiste.”

Violenza e discriminazione: un dramma ancora attuale

Cuzzupi mette in evidenza tre aspetti fondamentali della violenza sulle donne:

  • La violenza in ambito familiare e affettivo, spesso nascosta e difficile da denunciare.
  • Le discriminazioni in ambito lavorativo e sociale, che limitano le opportunità di crescita personale e professionale.
  • Le violenze psicologiche e fisiche che rimangono nell’ombra, avvolte dal silenzio delle vittime per paura di ritorsioni o isolamento.

Secondo la Presidente dell’Osservatorio, il problema non si risolve solo con leggi e regolamenti: “Senza una vera educazione al rispetto e alla parità di genere, tutto rischia di rimanere solo parole. Se non squarciamo il velo di terrore e necessità del silenzio, molte donne continueranno a subire ingiustizie per paura di perdere quel poco che possiedono.”

Il ruolo cruciale della scuola e delle istituzioni

Per Cuzzupi, la scuola e le istituzioni sociali devono avere un ruolo centrale nella costruzione di una cultura fondata sulla parità e sul rispetto: “È necessario un impegno concreto per contrastare qualsiasi forma di violenza e discriminazione, anche quando questo si scontra con ideologie o mentalità arretrate. Solo così potremo sperare in un futuro in cui l’8 marzo sarà davvero una festa e non un giorno di memoria e denuncia.”

L’8 marzo deve essere un’occasione per riflettere sulle sfide ancora aperte e per rafforzare l’impegno nella lotta contro le discriminazioni di genere. Come sottolinea Ornella Cuzzupi, solo quando non ci saranno più violenze e ingiustizie sarà possibile festeggiare davvero questa giornata.

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