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Cronaca

Naufragio Costa Concordia: Schettino potrebbe tornare alla semilibertà. Domani la sentenza

Potrebbe essere domani il giorno in cui Francesco Schettino riassaporerà la semilibertà. L’ex comandante della Costa Concordia recluso nel carcere di Rebibbia dal 13 maggio 2017 e condannato a 16 anni per la tragedia del Giglio del 12 gennaio 2013, in cui durante il consueto “inchino” di fronte la costa toscana, persero la vita 32 persone, si presenterà domani 4 marzo davanti al tribunale di Sorveglianza di Roma che dovrebbe prendere una decisione rispetto alla richiesta avanzata dal legale dopo aver maturato il termine che gli consente di accedere a misure alternative al carcere.

Il comandante Schettino era stato arrestato e recluso qualche giorno dopo la tragedia, esattamente il 16 gennaio. Successivamente la Cassazione aveva concesso i domiciliari, revocati il 5 luglio. Rimase per il comandante soltanto l’obbligo di dimora a Meta di Sorrento. Sul finire dell’anno, il 20 dicembre, si chiusero le indagini: 8 gli indagati, compreso Schettino stesso, accusato di omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono di nave e omessa comunicazione dell’incidente alle autorità marittime. Il 15 febbraio 2015 arrivò la condanna a 16 anni, confermata poi anche dalla corte d’appello di Firenze. La sentenza divenne definitiva il 12 maggio 2017 in Cassazione.

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